Aeroporti. Lamezia Libera: “Il duo Cannizzaro-Occhiuto fa solo gli interessi di Reggio: ora basta”

Lamezia Terme – “Il dado è tratto, l’obiettivo di far risuscitare gli aeroporti falliti di Crotone e soprattutto quello di Reggio Calabria è stato raggiunto. Infatti, mentre il “Tito Minniti” “decolla” (tanto per restare nell’ambito aeroportuale) il “Sant’Eufemia resta al palo”. Ad affermarlo in una nota Francescantonio Mercuri, presidente dell’associazione “Lamezia libera”, che aggiunge: “Il tutto ai danni dell’aeroscalo lametino al quale vengono sottratti passeggeri e voli a favore dell’aeroscalo reggino. Pertanto, i recenti annunci sulla stampa che riguardano l’istituzione di alcuni voli da e per l’aeroporto di Lamezia Terme e l’inizio di alcuni lavori che interessano lo stesso aeroscalo, non devono assolutamente fare abbassare la guardia sul depotenziamento dello stesso aeroporto internazionale. Non è stata Ryanair a scegliere l’aeroporto in riva allo Stretto, bensì il duo Cannizzaro-Occhiuto che ha dirottato su di esso i voli che Ryanair, probabilmente, avrebbe istituito su quello di Lamezia Terme”.

Per Mercuri: “Questi signori hanno ignorato la particolare rilevanza strategica dell’aeroporto “Sant’Eufemia”, rilevanza riconosciuta dal Governo nazionale. E’ importante ricordare a chi è corto di memoria che nel luglio del 2017, per volere del Presidente della Giunta regionale calabrese Mario Oliverio, la Sacal, che gestiva l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, prese possesso degli aeroporti di Crotone e Reggio. Qualche mese dopo, precisamente il 19 settembre dello stesso anno, su convocazione del Presidente del Consiglio comunale della città della Piana Salvatore De Biase (giustamente molto preoccupato per le sorti dell’aeroscalo lametino), si svolse un Consiglio comunale con la partecipazione di Manlio Guadagnuolo (all’epoca rappresentante nel Consiglio di amministrazione della SACAL per conto del comune di Lamezia Terme) per discutere sul futuro dell’aeroporto di Lamezia dopo la scellerata decisione di Oliverio di risollevare le sorti dei due aeroporti falliti di Crotone e Reggio a danno di Lamezia. Lo “sbarco” di Ryanair su Reggio, come afferma la classe politica reggina tutta, di sicuro non sarà un punto di arrivo bensì un punto di partenza per il “Tito Minniti”.

“Già si parla – prosegue – di creare una base per la manutenzione degli aeromobili, di ospitare un centro di addestramento per piloti e personale e di incrementare i voli nazionali e internazionali istituendo un secondo aereo base. Inoltre, c’è l’intenzione di realizzare una grande e moderna aerostazione a valle della pista in prossimità della stazione ferroviaria esistente all’interno dell’aeroscalo reggino, mentre a Lamezia Terme la Sacal e la regione Calabria hanno fatto perdere i fondi europei destinati alla realizzazione della nuova aerostazione e al collegamento ferroviario tra lo stesso aeroporto e la stazione centrale. Il tutto, probabilmente, con l’intento di non far crescere la domanda su Lamezia e far “decollare” così Reggio. Sembra esistere la volontà politica di far svolgere all’aeroporto di Reggio C. un ruolo fondamentale per rilanciare il Mezzogiorno in funzione della fascia euromediterranea e, ancora, la compagnia ITA-Airwais, già presente sullo scalo reggino, probabilmente rafforzerà l’offerta. Infine, tra qualche mese sarà varato il piano nazionale degli aeroporti, ci saranno delle amare sorprese per l’aeroscalo lametino? Cannizzaro, che qualche annetto fa con un suo emendamento fece stanziare 25ml di euro per l’aeroporto della sua città, con molta probabilità farà di tutto affinché il “Tito Minniti” assurga ad aeroporto di particolare rilevanza strategica e, nel caso dovesse riuscirci, l’aeroscalo lametino sarà messo all’angolo.

Un’ultima nota relativa all’amministratore unico Sacal Marco Franchini: in base alle notizie di stampa, quest’ultimo non perde occasione di dimostrare la sua simpatia nei confronti del “Tito Minniti”. Infatti, in occasione dell’inaugurazione dell’hub della Ryanair, nel ringraziare Occhiuto per la possibilità fornitagli per la realizzazione dello stesso hub, ha dichiarato di aver sempre tifato Reggio (si intende per l’aeroporto e non per la squadra di calcio). Oggi, lo stesso dichiara che il terminal di Reggio deve essere ristrutturato anche dal punto di vista architettonico tanto da farlo diventare di grande pregio in quanto l’aeroporto dello Stretto, oltre ad essere uno dei più belli d’Europa per la vista che si ha sui piazzali e sullo Stretto, è la porta d’ingresso della Regione e dichiara, ancora, di giocare per Reggio. Dichiarazioni che per un amministratore di una società che gestisce tre aeroporti, se veritieri, sono molto gravi. Continuerà l’aeroporto di Lamezia Terme ad essere la porta della Calabria nel mondo e la porta del mondo verso la Calabria, come dichiarato dal Sindaco Paolo Mascaro in altri tempi? Sembrerebbe di no, in quanto per riportare l’aeroporto di Reggio Calabria a un equilibrio economico soddisfacente, bisogna superare i cinquecentomila passeggeri annui e raggiungere almeno i settecentomila per scongiurarne la chiusura. Di conseguenza, si penalizzerà l’aeroscalo lametino sottraendo ad esso passeggeri e voli come già sta avvenendo.

Pertanto, come avvenne il 19 settembre del 2017, è importante che il Presidente del Consiglio comunale Giancarlo Nicotera convochi un Consiglio comunale con la partecipazione del Presidente Occhiuto e di Franchini per discutere sul futuro dell’aeroporto lametino dopo la scellerata scelta dello stesso Occhiuto. E’ assurdo e vergognoso il silenzio dei politici lametini e in modo particolare quello dei seguaci del duo Cannizzaro-Occhiuto, che continuano indirettamente e spudoratamente a fare finta di niente difendendo così la scelta dello stesso Presidente della Giunta regionale calabrese. Come mai la classe politica catanzarese, che fino a qualche anno fa pretendeva che l’aeroporto lametino fosse denominato aeroporto di Catanzaro, rimane sorda, muta e cieca? – Si chiede infine – Si sta forse preparando qualche altro baratto ai danni della città della Piana come avvenne nel 1970 per l’Università, che da Lamezia fu dirottato nelle lande del deserto di Arcavacata per assicurare l’istituzione del capoluogo di Regione a Catanzaro? A proposito di aeromobili, secondo voce di popolo (vox populi vox dei), esisterebbero forti pressioni politiche e non solo presso il Ministero degli Interni e presso il Dipartimento Nazionale dei Vigili del fuoco, affinché la base nazionale dei Canadair venga trasferita a Crotone. Pertanto, si invitano i signori politici lametini tutti a mettere da parte, per una volta, la ricerca di un posto al sole nella carriera politica e di vigilare seriamente sul destino della base dei Canadair e dell’aeroscalo “Sant’Eufemia”.

L’aeroporto e la base dei Canadair sono tra le pochissime cose che ci restano dopo una serie di scippi perpetrati ai danni della nostra Città, per l’incapacità della classe politica locale di difendere l’esistente sul Territorio”.