Bonifica Crotone, Mimmo Lucano: su piano rifiuti chiederò procedura d’infrazione all’Ue

Da una parte chiedere conto ad Eni dell’omessa bonifica di Crotone e dall’altra avviare una procedura d’infrazione in sede di commissione europea sul nuovo piano dei rifiuti della Calabria che consente la realizzazione di nuove discariche nel crotonese. E’ quanto afferma il neo parlamentare europeo Mimmo Lucano alla vigilia della conferenza dei servizi convocata per oggi, mercoledì 26 giugno, presso il ministero dell’Ambiente che dovrà decidere se modificare o meno il Pob fase due così come chiesto da Eni Rewind con lo scopo di rimuovere il vincolo che impone di portare i rifiuti speciali pericolosi fuori da Crotone e dalla Calabria. “La vicenda dell’omessa bonifica del Sin di Crotone è davvero grave, inquietante e non può lasciare indifferenti” dichiara Mimmo Lucano per il quale “è necessario realizzare una reale bonifica del Sin sulla base di quanto prescritto dal PAUR e dalla conferenza dei servizi del 24 ottobre 2019. Mi auguro piuttosto che la Conferenza dei servizi del 26 giugno 2024 possa essere l’occasione per chiedere conto dell’omessa bonifica a distanza di oltre quattro anni dall’approvazione del Pob”.

Per il neo parlamentare europeo “i cittadini di Crotone hanno diritto di vivere in un contesto ambientale sano, libero da elementi e fattori inquinanti pericolosi che espongono quotidianamente a elevato rischio di patologie oncologiche come dimostrato da diversi studi proprio sulla situazione di Crotone. A tal proposito ritengo necessario che venga modificato il Piano Regionale dei Rifiuti approvato lo scorso mese di marzo dal Consiglio Regionale della Calabria, come evidenziato dall’on. Angelo Bonelli in una apposita interpellanza presentata al Ministro dell’Ambiente lo scorso 14 maggio. Richiesta, questa, avanzata anche dalle organizzazioni sindacali regionali e dal comitato “Fuori i veleni – Crotone Vuole Vivere”, giustamente preoccupati degli spazi che il nuovo Piano dei Rifiuti apre ad iniziative devastanti per Crotone e per l’intero territorio calabrese. Dette modifiche sono necessarie ed urgenti a tutela dei cittadini e per evitare contenziosi a vantaggio di quanti sono sempre pronti a realizzare business utilizzando proprio gli spazi aperti dal nuovo Piano adottato dalla Regione Calabria”. Lucano annuncia quindi che sarà sua cura “approfondirne i contenuti ed eventualmente assumere opportune iniziative in sede delle istituzioni europee per verificarne la rispondenza e la coerenza rispetto ai regolamenti e alle direttive Ue in materia di trattamento dei rifiuti. Qualora non si dovesse procedere alle necessarie modifiche nel rispetto della normativa comunitaria, non esiterò a intraprendere ogni iniziativa consentita, a partire da una eventuale richiesta alla Commissione per la valutazione di una procedura d’infrazione”.