Calabria. Mancuso-Occhiuto, breve storia (triste) di un “tradimento” ancora pieno di vendette

Oggi vi raccontiamo la breve storia (triste) di come il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha tradito il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto.
Quello che per molti era rimasto sottotraccia con l’ultimo consiglio regionale è ormai uscito allo scoperto e viene usato come “clava” anche da quei media di regime che stanno perdendo le “coperture” e cercano di condizionare il governatore e la politica per non crollare a picco. Insieme a tutti i nani, i saltimbanchi e le ballerine che credevano che il “nano” principe fosse intoccabile.

Lo scontro silente tra i due presidenti, dunque, sembra essere uscito allo scoperto. Per settimane era rimasto “sotterraneo”, quasi celato e molti pensavano di gestire questo “tradimento” in grande stile che Mancuso ha consumato ai danni di Robertino prendendolo allegramente per i fondelli. Almeno sotto il suo punto di vista.

Filippo Mancuso, catanzarese doc, colletto bianco salviniano eletto nella Lega ma ormai da tempo in rotta con il suo partito o meglio con i vari Saccomanno, Minasi e soprattutto Furgiuele e Loizzo, decide di passare a Forza Italia e lo fa con l’ok di Occhiuto, che stava trafficando da mesi per portarselo in casa prima delle Europee e candidarlo con Forza Italia per sfondare a Catanzaro, dove i forzisti sono messi male.

Il passaggio di Mancuso a Forza Italia però non poteva avvenire prima del rinnovo dell’ufficio di presidenza altrimenti gli alleati come Fratelli d’Italia avrebbero potuto rivendicare la poltrona per se al posto di Mancuso. Quindi il duo Occhiuto-Mancuso decide di rinnovare prima l’ufficio di presidenza con l’impegno di Mancuso (che non conosce neanche cosa voglia dire rispettare un accordo) di passare a Forza Italia nella imminenza delle elezioni europee tanto è vero che non rinnova la tessera della Lega e ai suoi amici più stretti inizia a dire nell’orecchio che a breve passerà a Forza Italia.

Ma succede l’imponderabile: da perfetto voltagabbana e da perfetto “marionetta” Mancuso “cala il tappo” ad Occhiuto – ed è quanto dire, viso il soggetto – deridendolo, sbertucciandolo e soprattutto umiliandolo con tutti i suoi amici leghisti perché non solo non passa in Forza Italia dopo essersi garantito la rielezione ma addirittura si candida alle Europee con la Lega mettendo in grave difficoltà lo stesso Occhiuto che sperava nell’ appoggio di Mancuso e del bacino di voti che lo stesso ha non solo su Catanzaro ma anche su Vibo.

Una “tattica” perfetta che porta Mancuso a candidarsi alle Europee in un derby interno con la cosentina Loizzo per la leadership del partito in Calabria… altro che Occhiuto e Forza Italia… Eh già, perché è proprio questa la “caramella” che ha convinto Mancuso a rimanere in Lega e candidarsi ossia la segreteria regionale del partito in caso di buon risultato nel territorio contro – però – una Simona Loizzo che non ha alcuna intenzione di cedere potere e men che meno a Mancuso.

In più quello che il buon “Filippo” non sa è che l’astuto Durigon ha solo “promesso” la segreteria regionale a Mancuso e invece dopo le Europee la affiderà ad un altro soggetto fregando lo stesso presidente del Consiglio – che si crede furbo – due volte: la prima isolandolo dentro la Lega e la seconda impedendogli di passare a Forza Italia dove ad attenderlo c’è un plotone di esecuzione che aspetta il via di Occhiuto per fare fuoco…  Ah, quasi dimenticavamo… ma Mancuso con quali soldi sta pagando la campagna elettorale e gli spazi a pagamenti pubblicitari? Speriamo non con quelli del consiglio regionale… Perché appena un uccellino lo andrà a dire all’orecchio di Robertino, la vendetta sarà crudele. E la storia continua…