Cosa è successo tra la Rai e Antonio Scurati: dalla trattativa alla proposta di venire gratis fino al messaggio da Viale Mazzini

Antonio Scurati ha replicato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo che il suo monologo, previsto a CheSarà in Rai sul 25 aprile, era stato cancellato. Dopo le polemiche sul caso era intervenuta la premier negando la censura e parlando di «1.800 euro per un minuto di monologo». Caso chiuso? Insomma. Ieri la conduttrice Serena Bortone, a cui erano stati finora negati i motivi dell’esclusione dello scrittore dal suo programma, ha letto, con un gesto di dissenso rispetto alla direzione, il monologo cancellato. Ma come si è arrivati al caso Scurati? Quello che è successo il premio Strega e viale Mazzini lo riscostruisce Repubblica. Per partecipare ai programmi Rai, incluso quello di Serena Bortone, gli ospiti con molto seguito percepiscono un gettone di presenza. A volte succede che, dietro il lancio e la sponsorizzazione dell’ultimo libro, il giornalista o scrittore venga in studio gratis. Scurati, dopo l’invito, riporta il quotidiano, inizia una trattativa con il vicedirettore degli Approfondimenti, Giovanni Alibrandi, chiedendo 1.800 euro per 4 minuti di monologo originale, una cifra che, per chi sa di cachet televisivi, non è elevata. La controproposta Rai è di partecipare gratis, dato che il suo ultimo libro “Fascismo e Populismo. Mussolini oggi”, è stato pubblicato a novembre e l’ospitata poteva esser messa come promozione. Stiamo parlando di un libro che è uscito negli ultimi mesi dello scorso anno e che ha già venduto le sue copie. L’autore rifiuta. Alla fine ci si accorda per una via di mezzo: 1.500 euro.

L’annullamento per motivi editoriali

E si arriva a venerdì. Ore 16.45. Tramite il sistema telematico la direzione Approfondimenti comunica l’annullamento della «richiesta di prestazione per motivi editoriali». Scoppia l’allarme. Un’ora dopo la capostruttura del programma, Ilaria Mencarelli, cerca di salvare la situazione. Invia una mail alla redazione per ufficializzare la scaletta in cui il nome di Scurati figura, ma a titolo gratuito. Una mail pro forma, spiegano fonti Rai a Repubblica, nella speranza di sbloccare lo stallo senza far scoppiare il caso. La stessa mail arriva anche al direttore Andrea Corsini. Senza ricevere una risposta. Mattino seguente arriva il post della conduttrice Serena Bortone sui social. Il caso esplode. Perché, nonostante l’ok dello scrittore, Corsini
ordina lo stop alla prestazione? Anche qui Repubblica spiega. Perché probabilmente gli Approfondimenti avevano visionato il monologo, con forti critiche verso l’attuale governo, ritenendolo, forse, troppo inadatto per andare in onda. Inutile anche la scusa del «rapporto tra lo scrittore e gruppi editoriali concorrenti». Sky ha tratto un film dal primo libro sulla vita di Mussolini, ma finora è solo annunciato in uscita su Now.