Diamante. Il tramonto di Don Magorno e la “Nuova Era” piena di incognite

Diamante, è finito il tempo di Don Magorno e inizia una “Nuova Era”

Sonora sconfitta per i caporali di Don Magorno e del suo fido Pino Pascale. La coalizione creata da Don Magorno e che doveva portare avanti gli interessi di famiglia e dei suoi palazzinari è crollata miseramente surclassata da un avvocato che mai aveva fatto politica nel paese, Achille Ordine, ma creato e preparato da due volponi che sono Gaetano Sollazzo ex sindaco e l’arch. Giuseppe Savarese ai quali si è aggiunto un terzo volpone che è l’imprenditore Riente in affari con Savarese. Tutti amici e vecchi compagni di cene e interessi con Magorno ma passati armi e bagagli con la “Nuova Era” di Achille Ordine.

Pascale Pino “sputazza” e Cauteruccio “er monnezza” saranno nell’opposizione assieme al fratello di Pino Pascale, Marcello. Cauteruccio “er monnezza” uomo di punta di Pascale, che aveva già nominato vicesindaco, uomo della monnezza e per questo aiutato dalla ditta vincitrice dell’appalto, ha portato a casa un bottino di 300 preferenze sedendo così nei banchi dell’opposizione ma senza possibilità di partecipare all’affare dell’ACI del quale gli era stato promesso di fare il direttore.

La sua amica del cuore, la dott.ssa Amoroso, coinvolta nello scandalo delle false invalidità da 490 voti della passata tornata elettorale è scesa a 139 voti, segno evidente della sua potenza corruttrice quando era nella commissione invalidità.

Ora si è liberi da queste persone e i diamantesi tirano un respiro di sollievo. Anche il nipote di Don Magorno, Luigi Cavalcanti, non ce l’ha fatta neanche ad entrare nella minoranza surclassato dal Cauteruccio monnezzaro. Ora il Re Don Magorno è nudo, ha annunciato proprio ieri di abbandonare Renzi e il suo partito, quello che lo ha fatto deputato, senatore e membro del Copasir facendogli guadagnare milioni di euro e parandogli anche il culo con Gratteri…

Adesso il Re Nudo dice di volersi occupare di una associazione che si chiama guarda un po’ “L’oro della Calabria”, una di quelle associazioni, sicuramente senza scopo di lucro, che però beneficerà di fondi governativi ed europei e sarà una macchina mangiasoldi di soldi pubblici con la scusa di voler valorizzare le bellezze della Calabria. Troveremo uno che ci crede a questa associazione? Ma Magorno è furbo e sicuramente avrà qualcosa in mente che scopriremo quanto prima e ce lo ritroveremo fra qualche anno in qualche lista regionale  con Occhiuto e similari.

Ma ora qualche magistrato onesto potrebbe riaprire le indagini bloccate sul clan Muto e scoprire chi fosse quel deputato nella macchina di un pregiudicato che rivendicava amicizie in quel clan. Ora vedremo se Achille Ordine riuscirà a portare a termine la sua investitura senza piegarsi a chi lo ha fatto eleggere (Sollazzo, Savarese e Riente) e senza soprattutto esaudire i loro desideri e cioè di costruire nell’area archeologica di Cirella, di ridurre i vincoli cimiteriali di Cirella e di far passare come ristrutturazione una enorme speculazione edilizia voluta dall’ACI sul bel promontorio di Cirella. Restiamo in attesa…