Europee 2024. La “guerra” nel centrodestra ha le facce (di bronzo) di Princi, Loizzo e De Francesco

Come se già non bastasse l’astensionismo dilagante e la disaffezione totale per la politica, i partiti fanno di tutto per “spingere” i cittadini calabresi ad andarsene al mare invece che andare a votare per le Europee. Diciamocelo con tutta chiarezza: non c’è veramente nessun motivo valido per partecipare a queste ridicole elezioni nelle quali il centrodestra si fa la guerra… da solo. Eh sì, perché una volta assodato che il Pd praticamente non esiste e che il M5s candida l’ex presidente dell’Inps che non entusiasma manco… i suoi parenti, l’unico motivo di interesse strettamente politico diventa proprio la battaglia interna dei tre partiti di governo ovvero Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Ma se stringiamo ancora di più il campo, in Calabria – ma non solo – la “guerra” riguarda soprattutto Forza Italia e Lega, che fanno a gara a “strapparsi” i cavalli in corsa, com’è già successo con la consigliera regionale Katya Gentile, passata alla Lega.

Su Cosenza e provincia, pertanto, assisteremo a una singolare alleanza tra la figlia di compa’ Pinuzzu e Simona Loizzo – candidata fissa ad ogni tornata elettorale fosse anche quella del suo condominio –, in passato molto vicina alle posizioni politiche del fratello di Pino, Tonino detto il Cinghiale, che invece – pensate voi che casino… – è rimasto fedele a Forza Italia perché sotto le sue insegne il rampollo Andrea spera ancora di rientrare in Parlamento col riconteggio dei voti… che al mercato mio padre comprò.

Per completare il quadro di questo squallido mercato delle vacche va doverosamente aggiunto che su Cosenza e provincia la Lega ha chiuso l’accordo anche con Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero, detto “millefacce” per la disinvoltura con cui cambia casacca, nonostante alle elezioni regionali del 2021 abbia presentato il cugino con Forza Italia. Mentre a quelle del 2014 era in campo… con il Pd all’epoca di Palla Palla. Un campione di trasformismo per non parlare delle sue vicende giudiziarie relative al voto di scambio.

Forza Italia, dal canto suo, oltre a “trattenere” Tonino il Cinghiale – presente ieri a Lamezia alla convention forzista – punta tutto su Reggio e sulle spregiudicate manovre di Ciccio Cannizzaro detto “Bummino”, già figlioccio di Totò Caridi, che candida la cuginetta Giusy Princi, vicepresidente della Giunta Occhiuto. La Princi ha avuto la meglio sulla chiacchieratissima Rosaria Succurro, “salvata” da una Caporetto che per lei sarebbe stata letale, ma non ha nessuna chance di “entrare” a Cosenza, dove a questo punto Forza Italia rischia davvero un tracollo, che andrebbe ascritto esclusivamente a Roberto Occhiuto, che ha rifiutato la candidatura unitamente a Gianluca Gallo cedrone, entrambi campioni di preferenze ma solo… per i cazzi loro con decenza parlando. 

Anche perché Fratelli d’Italia si tiene ben lontana da queste “guerre” interne e ne approfitta per guadagnare ancora più terreno. A Reggio c’è la sicurezza dell’uscente Denis Nesci e a Cosenza, per rubare voti all’assente Forza Italia, hanno candidato addirittura la nuora di Ennio Morrone, Luciana De Francesco, che certamente prenderà più voti della Princi. Ma se possibile ha la faccia ancora più di bronzo della sua e persino della Loizzo, che è quanto dire. 

Quanto al quadro delle candidature su Catanzaro e provincia, anche qui Fratelli d’Italia dorme sonni tranquilli per la presenza rassicurante dietro le quinte di Wanda Ferro mentre la Lega rischia il fallimento con Filippo Mancuso, già boicottato prima di… candidarsi e Forza Italia, così come a Cosenza, non schiera proprio nessuno, andando incontro in maniera pacchiana anche qui a un tracollo annunciato. Con queste premesse, ci si prepara dunque ad una campagna elettorale molto paradossale dalla quale il centrodestra ha tutto da perdere e pochissimo da guadagnare. E sono in tanti a prepararsi a un periodo post elettorale tragicomico per i partiti di governo.