Gioia Tauro, signora fa una foto alla scheda elettorale: seggio bloccato e intervento della polizia

Un gravissimo episodio è’ avvenuto intorno alle 22,15 di ieri sera a Gioia Tauro, dove si vota per secondo turno delle elezioni comunali,  presso il seggio n.4 di rione Gagliano, presso le scuole elementari “Montale”.
Da quanto è stato possibile apprendere, una donna di mezz’età residente nel quartiere Stazione, della quale non sono state ovviamente rese le generalità, recandosi per espletare il proprio diritto/dovere al voto, è stata colta in fragrante, subito dopo aver scattato una fotografia alla scheda elettorale che aveva appena segnato con la propria preferenza. Non è risultato chiaro se ad allarmare i componenti del seggio sia stato un fatidico clic di scatto o se verosimilmente dall’esterno è stato notato qualche movimento o rumore anomalo, sta di fatto che accertato il reato, il responsabile del seggio in quel preciso momento, ha messo le mani a copertura della fessura dell’urna per impedire alla signora di imbucare la scheda contestata.

Per tutta risposta, quest’ultima, sempre secondo le ricostruzioni filtrate, avrebbe con veemenza spostato le mani dell’operatore di seggio poste a protezione del contenitore elettorale imbucando ugualmente la scheda. A seguito di ciò, il presidente del seggio, ha prontamente allertato i finanzieri presenti all’interno dell’edificio, per le opportune determinazioni consequenziali. Sul posto sono prontamente intervenuti gli agenti della Digos del commissariato di Gioia Tauro, coordinati dal vicequestore Luciano Rindone, che hanno sentito a lungo la donna e la presidente del seggio, per ricostruire quanto accaduto e procedere ai provvedimenti del caso.

Il seggio n.4 ha subito qualche minuto di interruzione ma poi le operazioni di voto sono riprese regolarmente. È bene ricordare che fotografare il voto nella scheda elettorale costituisce reato e si rischia il carcere è una multa salata. La legge infatti vieta espressamente che all’interno della cabina elettorale si possano introdurre telefoni e ogni altro strumento idoneo a scattare foto o video. Questo perché il voto è personale e segreto è non può essere divulgato. La ragione del divieto è quella di impedire il fenomeno del voto di scambio e i brogli elettorali di qualsiasi genere. A tal proposito alcuni presidenti più rigidi hanno invitato preventivamente gli elettori a depositare i telefoni fuori dalla cabina. Fonte: Gazzetta del Sud