“Il Ponte a stralci è la iattura peggiore: scommesse sulla figlia del droghiere non ne facciamo”

dalla pagina FB di Gioacchino Criaco 

Il Ponte a stralci è la iattura peggiore

Come i più hanno previsto, l’incubo comincia a materializzarsi. Veramente in pochi avevano creduto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto e in effetti, a elezioni passate, si rinvia di un anno il progetto definitivo. Quello che sta arrivando è il pericolo vero: la parcellizzazione delle opere, con una serie di interventi prodromici a una chimera che allo stato, tutti sanno, non sia realizzabile.

Più che di dramma sventato, per i contrari, la tragedia arriva ora perché si cominceranno a invadere i territori al di qua e al di là del mare che come in passato apriranno ferite senz’altro scopo che quello di dilapidare bellezza e soldi. Perderà il territorio e ci guadagneranno quelle aziende che vinceranno gli appalti. Ancora una volta si misurerà la lealtà della politica locale, così com’è per l’autonomia differenziata: staranno con la propria gente o difenderanno quegli interessi che non avvantaggiano i territori?

Per l’autonomia differenziata hanno cominciato col dire che era un’opportunità, una sfida. Dopo che è passata si sono tirati indietro, l’hanno rinnegata. Col Ponte hanno cominciato col dire che solo gli stupidi avrebbero rinunciato ad un’occasione così propizia. Ci si potrebbe scommettere sulle loro parole dopo una serie nutrita e probabilisticamente dannosa di stralci.
Ma noi stupidi, pur se non stiamo a Rimini, di scommesse sulla figlia del droghiere non ne facciamo.