Il Ponte? È già in ritardo, il progetto slitta ancora al 2025 e a dirlo sono i tecnici della Stretto

Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto? E’ ancora nel libro dei sogni. E a dirlo sono gli stessi tecnici della stessa Stretto di Messina. E’ quanto mette in evidenza il Comitato “Invece del Ponte” dopo il confronto organizzato dalla Commissione consiliare tra i tecnici e i consulenti della società Stretto e i tecnici dell’associazione De Miranda, Mazzolani, Risitano e Rizzo a cui sono arrivate, secondo gli attivisti di “Invece del ponte” risposte “evasive e con toni a volte nervosi”.

Quello che è saltato all’occhio è intanto lo slittamento dei tempi nonostante i roboanti annunci.

“Inaspettatamente i tecnici ed i consulenti di SdM hanno argomentato le loro risposte riferendosi a dati non presenti, o differenti, da quelli riscontrabili negli elaborati di progetto depositati al Ministero – scrive Invece del Ponte –  mostrando come il progetto sia evidentemente ancora in una fase di approfondimento e studio (o, molto probabile, sono stati rilevati errori?). Forse anche per questi motivi è stato detto che il progetto non sarà pronto entro il 2024 ed è rinviato, pare, al 2025, mettendo una pietra definitiva sui roboanti annunci di tono trionfalistico ripetuti in campagna elettorale. Come può essere considerato “definitivo” un progetto che non espone gli elaborati di stima, come fatto rilevare da Rizzo, e lascia indefiniti aspetti tecnici importanti? Qualificare “Definitivo” un progetto nel quale prove, materiali, fondazioni, informazioni geologiche e idrogeologiche non sono definiti è in contrasto con la legge”.

Per uno dei temi caldi, le prove a fatica per i cavi, sollevato da Risitano e ripreso da De Miranda, sono state evidenziate le fortissime criticità realizzative per costruire in aria, affiancandoli, due cavi di 1,2 mt di diametro a una distanza pochi decimetri l’uno dall’altro. I movimenti dei cavi, durante la costruzione, comporteranno un rischio di contatto aereo di impossibile prevenzione e gestione. “Non a caso nessun ponte di queste dimensione ha mai utilizzato cavi appaiati per reggere l’impalcato. Questo argomento, rilevantissimo, non ha avuto  alcuna risposta dai tecnici della società Stretto – mettono in evidenza i responsabili dell’associazione – Un dibattito lungo da cui forse ci si potevano aspettare maggiori chiarimenti,  ma i tecnici e i consulenti della SdM sono rimasti asserragliati sulle loro posizioni che evidentemente prevedevano solo l’affermazione che i progettisti sono i più bravi al mondo e sono controllati da una grandissima società di verifica. Peccato allora non fossero presenti né i controllori della Parsons e del Comitato Scientifico né i progettisti della Cowi, che remunerati da SdM, sarebbero, gli unici soggetti tecnici a valutare il progetto, visto che lo stesso avrà solo l’approvazione politica del Cipess: uno dei progetti più impegnativi mai realizzati, sarebbe quindi approvato anche in linea tecnica da un organo politico. Questo potrebbe essere certamente un primato. Non crediamo positivo”.