Lettere a Iacchite’: “Reggiana-Cosenza, la partita di Silverio e il calcio che non pensa ai diversamente abili”

Lui è Silverio, da anni segue il Cosenza anche in trasferta, e molte volte si è dovuto confrontare con situazioni difficili per l’ingresso del settore ospiti negli stadi in cui giocavamo. Il 19 aprile il Cosenza è di scena allo stadio Mapei di Reggio Emilia, uno degli stadi di ultima generazione, tra l’altro lo stesso stadio in cui gioca il Sassuolo, squadra di serie A. Ebbene, udite udite, gli addetti ai lavori non volevano fare entrare Silverio perché il settore ospiti non era dotato della sicurezza per i diversamente abili, insistevano sul farlo entrare in tribuna o in campo, ma Silverio è un tifoso di quelli veri, un tifoso che incita la squadra dal primo minuto, e dopo mille chilometri in macchina proprio non aveva nessuna intenzione di lasciare i propri compagni, ci è voluto più di mezz’ora per fare desistere gli addetti ai lavori a dargli il via libera per entrare, e finalmente quando la partita era iniziata da oltre mezz’ora, è riuscito ad entrare. La morale? È davvero questo il calcio? Davvero nessuno riesce a sensibilizzare i vertici del calcio su una problematica così seria? Silverio (e tanti come lui), ha il diritto di poter vedere la sua squadra del cuore in trasferta insieme ai suoi compagni? Silverio uno di noi…

Pistols Cittadella 1988