Mendicino saccheggiata come Cosenza. L’operazione-verità del Commissario che anticipava il dissesto

A Mendicino l’operazione-verità da parte del Commissario Prefettizio era iniziata già da ottobre 2023.
Dopo gli ultimi eventi che avevano spinto Mendicino al commissariamento (cittadini umiliati da personaggi che “pretendono” ancora la poltrona di sindaco), era arrivato il giorno della verità. Con delibera n. 18 del 24 ottobre 2023, il Commissario certificava uno stato di “difficile situazione di cassa” che aveva spinto lo stesso ente a chiedere ed ottenere un’anticipazione di cassa dalla sua tesoreria e che, a dire dello stesso responsabile finanziario, “sarà difficile rimborsare entro il 31/12/2023”.

Situazione che aveva spinto il Commissario ad ordinare ai responsabili di settore non solo di effettuare immediatamente una ricognizione su tutte le entrate ed uscite entro il 30 novembre, ma di procedere ad incassare, con solleciti e diffide, entro la stessa data. Operazione alquanto difficile che ha avuto una conseguenza devastante sui cittadini morosi (per ogni tipo di tassa o tributo). Una conseguenza ancora peggiore quella di non riuscire a rimborsare (nonostante le operazioni di incasso forzato nelle tasche dei cittadini) l’anticipazione di cassa. Conseguenza che si è materializzata oggi, dopo circa 6 mesi, nella dichiarazione ufficiale di dissesto finanziario.

Le intenzioni dei Commissari erano chiare già da allora e i cittadini di Mendicino hanno capito, con chiarezza, qual è la situazione finanziaria del loro comune e soprattutto chi sono i responsabili di questo disastro che hanno ancora il coraggio di riproporsi ai loro cittadini. Ma conoscendo i personaggi di un certo centrodestra marcio di Mendicino e potenziali candidati a sindaco, non possiamo non notare un modus operandi simile a quello di un certo centrodestra marcio che ha governato Cosenza negli ultimi 10 anni. I personaggi che operano nell’ombra sono sempre gli stessi. I cittadini di Mendicino saranno capaci di reagire?