Montalto 2024. Caracciolo racconta Faragalli: “Traditore e arrivista per vocazione”

Così come nella stragrande maggioranza dei comuni italiani, il sistema di potere ormai riesce a presentare due candidati utili alla “causa” del malaffare in maniera tale che o vince l’uno o vince l’altro non cambia nulla. Una volta si chiamavano liste “civetta” ma ormai da qualche anno anche in questa “pratica” siamo avanti e così le liste apparentemente contrapposte ormai lavorano di fino per impedire che qualcuno possa insinuarsi nei loro affari. Anche a Montalto Uffugo, centro alle porte di Cosenza, le cose vanno in questo modo. Il candidato espresso da Forza Italia e dal centrodestra “ufficiale” è un ex portaborse di Gianluca Gallo cedrone, tale Biagio Faragalli, che è stato anche vicesindaco a Montalto per un paio di anni prima di essere cacciato in malo modo dal sindaco Caracciolo, anche lui funzionale al “sistema” ovviamente. Mentre il candidato “civetta”, che gli si oppone solo per… i caggi è Mauro D’Acri, voltagabbana e trasformista di professione, già al soldo del Pd ma anche della stessa Forza Italia con le sue tragicomiche candidature alla Regione in quota Oliverio e Santelli.

L’unico candidato che si opponeva a questa deriva è Emilio Viafora, il quale puntava forte sulla sua estraneità al malaffare ma era chiaro che si trovava a combattere contro due “giganti” che ovviamente avevano denari a volontà da investire per i loro squallidi affari. E alla fine ha vinto Faragalli, soggetto inqualificabile e del quale sinceramente ci sarebbe da vergognarsi.

Oggi vogliamo ritornare indietro di qualche anno e riepilogare, sia pure per sommi capi, la “considerazione” che ha di Faragalli l’ex sindaco Caracciolo, che ha vinto due tornate elettorali e ha governato Montalto dal 2014 fino a oggi.

Caracciolo non ha avuto mai nessun dubbio ad affermare che Faragalli rappresenta il nulla nella politica montaltese e ha spiegato più volte perché lo ha cacciato a calci nel sedere dalla Giunta.

“… La sua defenestrazione non ha rappresentato un capriccio di Caracciolo e della sua maggioranza ma costituisce la giusta reazione rispetto ai comportamenti di un bambino capriccioso che, forte di 650 voti di preferenza, nominato da me vicesindaco e assessore alla manutenzione e ai lavori pubblici (praticamente con poteri quasi superiori ai miei) dopo meno di due anni di amministrazione, si era messo in testa ed ha agito per tradire il sindaco che l’aveva nominato per soddisfare il suo ego smisurato e cercare di diventare sindaco anzitempo…

Il fosforo lo aiuterebbe a ricordare tutto il marciume che è emerso nel Consiglio di ottobre 2016, che lo ha visto attore protagonista. Era tanto impegnato in manovre sovversive da scordarsi di occuparsi delle competenze dei suoi assessorati, limitando la sua opera, perlopiù, nel pagare qualche cambiale elettorale contratta per ottenere un così largo consenso personale. La cura consigliata – il fosforo – gli farebbe tornare alla mente le tante opere realizzate…”.

Ma non solo. Caracciolo riassume anche le fasi che sono seguite alla cacciata di Faragalli: “… Dopo il suo trionfo elettorale nel 2014 non è riuscito alle elezioni del 2019 neanche a presentare una lista di 16 persone e nessuno l’ha proposto come sindaco… Il suo metodo politico, da vicesindaco e assessore, è consistito nel tradire fin da subito il sindaco che lo aveva nominato solo per ottenere la sua immediata candidatura e magari la sua elezione a sindaco… Ed è questo il motivo per cui io e tutta la maggioranza lo abbiamo mandato a casa… Fare politica per lui equivale, evidentemente, a trovare a tutti i costi il modo per raggiungere la sua agognata poltrona di sindaco…”.

Da qui alla considerazione finale il passo è brevissimo: “Ho certamente commesso un errore a nominarlo vicesindaco. Non ha lasciato alcuna traccia se non le cene cui ha partecipato mirate a pianificare il suo tradimento e i selfie ogni qualvolta faceva sostituire una lampadina della pubblica illuminazione o tappava qualche buca con la finalità di ottenere consensi da parte dei residenti che beneficiavano di questi interventi e che abboccavano a questi puerili espedienti…”. Che dire? Ci sarebbe da augurare a Faragalli che… trovi un vicesindaco come lui! In chiusura, vogliamo tranquillizzare i sostenitori di Faragalli: noi non siamo certo estimatori di… D’Acri. In qualsiasi modo sarebbe andata, sarebbe stato comunque un disastro. Sempre e comunque a futura memoria.