Paola sempre più in mano agli Sbano: si salvi chi può. Tutte le manovre del mitico Checco “Lapo”

Udite, Udite. Volano gli stracci nella nuova era paolana di Giovanni Politano. Nel circo dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco bamboccio ne stanno accadendo di tutti i colori. Mai la politica paolana era arrivata a toccare un punto così basso. Mai un sindaco era rimasto così schiacciato dal peso delle guerre interne per il potere.

A Paola, mentre l’estate è già un fallimento, gli Sbano, veri padroni del Comune, vogliono levarsi di torno Pasquale Filella, assessore con delega al Bilancio che sta mettendo i bastoni tra le ruote ai piani di Checco Lapo e Fabiuzz Pavone. Badate bene, nessuno vuole difendere Filella, ma è sicuramente persone onesta e retta ed ha il coraggio di bloccare le “genialate” – si fa per dire – degli Sbano. Il Comune di Paola è ormai gestito da loro. Tutti solo al loro servizio e quello che si sta consumando al Sant Agostino è qualcosa di davvero pericoloso, senza precedenti.

Una fuga di notizie incredibile. Capisettore che mandano comunicazioni interne alla stampa tramite giornalisti pagati dall’Ats Paola-Cetraro.
Articoli fatti ad Hoc per mettere pressione mediatica tramite il sito amico di “Guiduzzo” aumm aumm, dipendenti infedeli pagati con soldi pubblici schierati come soldati in una faida amministrativa senza precedenti. Tutti contro tutti. Davanti sorrisi e alle spalle coltellate. Soprattutto un clima infernale di profonda incertezza. Pasquale Filella ha chiesto la testa di tutti i capisettore del comune di Paola, quindi anche di Fabio Pavone responsabile del Settore dei lavori pubblici, ma uomo ovunque. Dal PNRR al Turismo, passa tutto dalle sue mani e da quelle di Annalisa Apicella (raccomandata da Fausto Orsomarso) che sferra attacchi errati sul bilancio a Filella nonostante lei sia responsabile dei servizi sociali, che macinano soldi a dire basta e producono zero.

La cosa peggiore è che i protagonisti di tutto ciò restano dietro le quinte. Affidano alla stampa di regime, ai profili Facebook, ai soldati, la fuga di notizie per mettere in cattiva luce gli avversari nonostante facciano parte della stessa maggioranza. Una serie infinita di colpi bassi e di scorrettezze da far venire il vomito.
Anche Logatto e Sandra Serpa sono stati fagocitati, inermi, spiazzati, disgustati.
Lapo è spietato. Muove le pedine a proprio piacimento. Decide lui chi deve mangiare e chi no al comune di Paola ma resta isolato. È al delirio di onnipotenza ma sta restando solo perchè ormai nessuno vuole avere a che fare in politica con gli Sbano, nemmeno Roberto Perrotta, ed è tutto dire.

E Politano? Resta a guardare. Non una parola in difesa di Pasquale Filella, suo assessore che rischia il dimissionamento per fare posto a Paolo “la ciavula” Siciliano, del gruppo di Fratelli D’Italia. Un sindaco senza colonna vertebrale, succube dello strapotere di Maria Pia Serranò e Francesco Sbano che accetta di perdere un suo uomo della giunta solo per far contento il vero sindaco ombra della maggioranza. Un primo cittadino in balia degli appetiti altrui che non tutela l’assessore al bilancio sulla gogna mediatica a causa del fuoco amico e dei franchi tiratori. Il tutto mentre la città è allo sbando più totale. Povera Paola. Che brutta fine. Mai così in basso.
Concludiamo con un appello a quelle persone pulite che siedono in maggioranza e non centrano nulla con queste dinamiche: Dimettetevi, staccate la spina prima che sia troppo tardi, o sarete complici di questo disastro. Lasciate stare foto e selfie che la situazione è davvero grave e con la pioggia di milioni del Porto potrà solo peggiorare!