Parco del Coriglianeto. Fallito il blitz in Consiglio di Occhiuto&Straface: cronaca tragicomica di un flop epocale

Pasqualina Straface ha accettato la candidatura a sindaco di Corigliano-Rossano imposta dal parassita che presiede – ancora per poco – la Regione Calabria con due condizioni. La prima è stata l’eliminazione della candidatura a sindaco di Mattia Salimbeni da parte del Generale senza stellette… di dignità. La seconda è ancora in bilico e riguarda la squallida istituzione di un carrozzone clientelare-mafioso dal nome suggestivo “Parco Valle del Coriglianeto” dove sistemare lecchini, galoppini e portatori di voti. E’ ancora in bilico perché il blitz preparato per giovedì in consiglio regionale è clamorosamente fallito. Finanche i media di regime hanno raccontato le tragicomiche scene di rabbia della “cricca”, che ha dovuto prendere atto del fallimento.

La Straface, a un certo punto, ha detto chiaramente che era inutile andare a votare e che sarebbe stato meglio – per com’è poi successo – chiedere un rinvio perché la pratica del Parco del Coriglianeto neanche i consiglieri corrotti del centrodestra l’avrebbero votata: “Non è cosa, non ci siamo. Non ce la votano…” ha cinguettato – si fa per dire – Pasqualina della famiglia degli Snoopy. Niente da fare. Lo sanno tutti in consiglio regionale che questa pratica è “sua” e lo sanno tutti che siamo a meno di due mesi dal voto a Corigliano-Rossano e che l’approvazione di questa pratica sarebbe una clamorosa ammissione di “colpevolezza” di uso insano e clientelare – come minimo – delle istituzioni. Mentre la Straface “vataliava”, i suoi colleghi stavano fuori dall’aula a sbertucciarla e a ridere… Non c’è trippa per gatti, niente da fare. Per non parlare del trombone catanzarese che fa anche il presidente del Consiglio e non si accorge che le sue “tamarrate” vengono diffuse dal microfono aperto. Un pagliaccio senza né arte e né parte.

Sono mesi ormai che la Straface cerca di farsi votare questa porcata ma nessuno le va dietro e anche Occhiuto la prende per i fondelli, se non l’avesse ancora capito. Altrimenti l’altro ieri non le avrebbe fatto mancare i numeri. E più passa il tempo, più appare chiara a tutti la natura di questa “istituzione”… Ormai neanche i disoccupati più disperati credono in questo sedicente ed ennesimo carrozzone che vorrebbe creare Occhiuto per cercare di togliere a Stasi la città di Corigliano-Rossano.

Del resto, a Corigliano-Rossano lo sanno tutti che è un pallino della Straface questo Parco Naturale da istituire a spese della Regione e lo sanno tutti che in questi giorni si sta esibendo in varie promesse di incarichi e prebende grazie a questo nuovo ente che – secondo lei – verrà creato prima delle elezioni. Una fiera di compravendita elettorale che però, oltre ai problemi dentro la stessa maggioranza, ha anche un altro problema ancora più grave ovvero la mancanza di “money” per dirla con l’asino ragliante della Cittadella. Niente soldi… e con 100mila euro di copertura non ti compri manco 1000 voti…

Del resto, già la Commissione Bilancio aveva bocciato ‘sto Parco da quattro soldi ma la candidatura della Straface con le promesse di Robertino aveva riattivato tutto. Il presidente ragliante aveva tirato tutti per le orecchie (d’asino naturalmente) e aveva costretto la Commissione a portare la pratica in Consiglio. Ma non aveva messo in conto che il blitz sarebbe fallito. E adesso sono cazzi amari… La cosa più divertente é che nel delirio di promesse e minacce, nella coalizione di Germaneto – come l’ha ribattezzata Stasi -, ci sono già tre o quattro presidenti del Parco del Coriglianeto, cioè promettono la presidenza di un ente che nemmeno esiste! Forse è un primato mondiale delle cazzate per non parlare della promessa d’inserimento nel personale dentro Baker Hughes, nonostante sia tutto fermo. Mai la città si é trovata immersa in tanto squallore.​ A Cosenza invece questo squallore lo conoscono bene e a San Giovanni in Fiore hanno iniziato a conoscerlo sulla loro pelle. Salvatevi finché siete in tempo.