Ragazze, sapete chi viene a Catanzaro al Magna Magna Film Festival? Kevin Costner versione “tonno Rio Mare”

Ragazze, sapete chi viene in Calabria al Magna Magna Film Festival del mitico GianMelo Casadonte? Potremmo commentare così, prendendo spunto dalla mitica pubblicità del tonno Rio Mare, l’annuncio in pompa magna dell’arrivo a Catanzaro del grande grandissimo attore Kevin Costner.

Lo spot, che fu soggetto a parodie e sberleffi di ogni sorta, continua con il nostro protagonista che invita le tre “attrici” nostrane a pranzare con lui: “ragazze, mangiate con me?” e le tre adoranti a chiedergli:” e come mai in Italia?”. “Perché avete una grande cucina e un grande tonno”, esclama il nostro Costner. “Così buono che si taglia con un grissino”.

Ecco siamo certi che se qualche donna calabrese, anche perché è pure invecchiato e malamente, chiedesse a Kevin: “Come mai in Calabria”, lui risponderebbe tranquillamente:”perchè avete una grande cucina e si mangia bene”. A questo punto consigliamo di non approfondire questo punto, meglio restare con la speranza che si riferisca ai nostri piatti tipici, alla soppressata calabrese, alla ‘nduja, alle melanzane ripiene, e non si riferisse a ben altro tipo di food, cibo insomma.

Certamente Kevin Costner verrà al Magna Magna Magna film festival perché attratto dal prestigioso premio ricevuto. Uno come lui, vincitore del premio Oscar potrà affiancare nella sua bacheca il prestigiosissimo premio della Colonna d’Oro alla carriera al Magna Graecia Film Festival. È da anni che aspetta di riempire quel buco. Un premio che tutti gli attori hollywodiani aspettano e sognano di ricevere, insieme all’assegno per la partecipazione.

Ma questo è un dettaglio secondario. All’annuncio della presenza di Kevin Costner, insieme a quelle di Claudio Bisio, di Tim Robbins, altro premio Oscar, tutti gli hotel di Catanzaro prima, della provincia poi, e infine di tutta la regione sono stati presi d’assalto e hanno registrato il tutto esaurito in pochi minuti. Il sindaco Nicola Fiorita si è detto entusiasta dell’avvenimento, e si è emozionato nel vedere che gli sforzi fatti per mantenere il Magna Magna Magnum festival a Catanzaro stanno producendo risultati straordinari. E mentre Fiorita festeggia, il nostro grande presidente Robertino Occhiuto pensa a come creare una maggiore sinergia intorno all’arrivo di Kevin Costner.

Nei prossimi giorni è previsto un appuntamento top secret con Anton Giulio Grande (per inciso, sembra che per entrare nel cerchio magico del presidente bisogna avere almeno due nomi che facciamo pendant… Anton Giulio.. Gian Vito…) per creare una serie di nuovi avvenimenti. L’idea forte è quella di proporre a Kevin Costner il remake di “Balla coi lupi”. Il set sarebbe già pronto, ed è quello costruito per il remake di Sandokan. Con piccoli aggiustamenti la Labuan ricreata a Lamezia Terme, potrà essere trasformata in Forte Haynes di Balla coi lupi. Per le praterie possiamo utilizzare la Sila e certamente non ci perdiamo per lupi, lupe e lupetti. Di lupi ne abbiamo a bizzeffe, mille volte meglio di quello spennacchiato del film originale. Il consiglio che ci sentiamo di dare al nostro magico trio, Robertino, Gianvito, Anton Giulio, é di proporre una piccola aggiunta al nome del film. Da Balla coi lupi a Balla coi lupi silani. Ma non finisce qui, a completare la venuta in Calabria si potrebbe favorire un nuovo spot pubblicitario del tonno. C’è solo l’imbarazzo della scelta, Callipo o Sardanelli? E COSÌ MORBIDO, SI TAGLIA CON UN GRISSINO. SO GOOD!

Sono idee che il nostro Presidente Robertino Occhiuto sta naturando. Le sue giornate sono piene di cose e di avvenimenti. In questi giorni è stato impegnato a bloccare l’autonomia differenziata e sembra che di fronte alla sua fermezza Meloni e Tajani stiano per cedere. In più è stato impegnato nell’altra grande kermesse calabrese, Trame festival dei libri sulle mafie. Una iniziativa spontanea nata oltre 14 anni fa a Lamezia Terme con poche risorse e mezzi e che oggi, grazie anche al contributo regionale, è stata istituzionalizzata e quasi sedata. Sembra quasi, e speriamo di sbagliarci, che abbia raggiunto una grandezza eccessiva dove spesso si perde la stessa finalità per cui è nata.

C’è il pericolo che diventi una specie di red carpet su cui tutti vengono invitati ad esibirsi, da Falcomatà, fresco indagato dalla Dda di Reggio, a Roberto Occhiuto, a Wanda Ferro, alla consigliera regionale lametina Amalia Bruni, eccetera, eccetera. Tutti o quasi tutti. Sembra infatti che un dibattito sia saltato perchè l’ospite previsto, uno storico dell’antimafia, ha rinunciato in quanto l’interlocutore con cui doveva discutere di ‘ndrangheta è stato cancellato dalla partecipazione per scelta della fondazione del festival perchè era una presenza inopportuna visto che a Lamezia si voterà nel 2025. A Roma la par condicio scatta un mese prima alle elezioni. Qui un anno prima. Siamo di fronte ad una par condicio alla lametina, di lunga gittata. Un fatto che se fosse avvenuto alla Rai, Repubblica e Domani avrebbero fatto titoli a nove colonne…