Tropea e Nicotera, gli scenari possibili dopo le relazioni al Viminale delle commissioni di accesso antimafia

Giorni di febbrile attesa a Tropea e a Nicotera per conoscere l’esito delle relazioni delle commissioni di accesso agli atti, che – secondo quanto si apprende – sono state già consegnate al Ministero dell’Interno per le decisioni relative al possibile scioglimento per infiltrazioni mafiose. Per Nicotera sarebbe il quarto scioglimento, per Tropea il terzo. In sostanza, non ci troveremmo certo davanti a una “novità”, dal momento che il clan Mancuso e le ‘ndrine affiliate controllano da sempre questi Comuni e lo hanno fatto anche in questi anni e scrivendolo non scopriamo certo l’acqua calda.

Ma vediamo quali potrebbero essere gli scenari che si apriranno da qui a qualche giorno.

La Prefettura di Vibo Valentia ha concesso una proroga alla commissione di accesso agli atti del Comune di Nicotera e del Comune di Tropea. Entrambe si sono insediate a ottobre 2023 e a gennaio 2024 entrambe hanno chiesto e ottenuto dal prefetto la proroga per altri tre mesi. Le nuove scadenze sono state fissate nel 7 aprile per Nicotera e nel 16 aprile 2024 per Tropea. Insomma, a Nicotera il tempo è già scaduto e a Tropea sta per scadere ed entrambi i comuni sarebbero chiamati al voto nella prossima tornata elettorale dell’8 e 9 giugno. Ma né a Nicotera e né a Tropea, in questi mesi – a parte qualche scadente tentativo del sindaco “Principe” della Perla del Tirreno – si è parlato di campagna elettorale.

Ma andiamo avanti.

Il primo scenario prevede l’indizione delle elezioni comunali tra il 17 e il 19 aprile, conformemente alla Legge 7 giugno 1991, n. 182, che stabilisce norme per lo svolgimento delle elezioni dei consigli provinciali, comunali e circoscrizionali. Secondo il comma 3.1 di questa legge, la data delle elezioni deve essere fissata dal Ministro dell’Interno non oltre il cinquantacinquesimo giorno precedente quello della votazione, ed è immediatamente comunicata ai prefetti per la convocazione dei comizi e per gli altri adempimenti di loro competenza previsti dalla legge. In questo scenario, le elezioni comunali coinciderebbero con le elezioni Europee dell’8-9 giugno. Questo processo, tuttavia, non fermerebbe il procedimento di un eventuale scioglimento.

Nel secondo scenario il prefetto, avviata la procedura ed in attesa del decreto di scioglimento, può, per motivi di grave e urgente necessità, sospendere il Consiglio per un periodo non superiore a novanta giorni e nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell’ente, come previsto dall’Art. 141 comma 7 del DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267.

Il terzo scenario prevede sviluppi ancora più dirompenti, che arriverebbero direttamente dalla Dda di Catanzaro ma è molto probabile che arrivino dopo lo scioglimento dei due Comuni. Buona fortuna a tutti.