Finiscono in prescrizione per i fratelli imprenditori Francescantonio ed Emanuele Stillitani – il primo anche ex assessore regionale al Lavoro ed ex sindaco di Pizzo – le accuse di estorsione e illecita concorrenza con minaccia ai danni degli imprenditori Michele e Eleonora Marcello, interessati alla costruzione di uno stabilimento balneare in localita’ Difesa di Pizzo. Lo stabilimento e’ stato incendiato il 4 maggio 2005 su mandato, secondo l’accusa, di Emanuele Stillitani, mentre Francescantonio Stillitani era accusato di aver abusato dei poteri di sindaco di Pizzo estromettendo i Marcello dalla concessione demaniale. Gli Stillitani – difesi dagli avvocati Vincenzo Gennaro e Vincenzo Comi – incassano invece l’assoluzione con formula ampia dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. In particolare, i fratelli Stillitani, nelle vesti di imprenditori turistici, ed il solo Francescantonio Stillitani nelle vesti di politico che avrebbe goduto del sostegno elettorale dei clan Anello di Filadelfia e Fruci di Acconia di Curinga, si sarebbero posti – secondo l’accusa che non ha retto al vaglio dei giudici – quali referenti dei clan. Dopo una prima fase in cui i due imprenditori sono rimasti vittime di richieste estorsive, avrebbero trovato un accordo che prevedeva l’ingerenza del clan Anello-Fruci nelle strutture turistiche, mediando gli Stillitani anche con altri imprenditori vittime di richieste estorsive. Per gli Stillitani il Tribunale ha revocato le misure cautelari.
Cronaca
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