“Belvedere allo sbando. Balneazione, depurazione e carenza idrica: ecco la verità”

COMUNICATO STAMPA Gruppo Consiliare “Impegno Comune per Belvedere Marittimo” – Ugo Massimilla e Francesco Cauteruccio – 

“È arrivato il momento di far chiarezza e di dare informazioni precise ai cittadini in merito alla depurazione, alla balneabilità delle acque marine, alla carenza idrica che hanno caratterizzato l’inizio della stagione estiva.
Il sindaco Cascini, con la diretta Facebook del 24/06/2024, sull’ambientale ha dichiarato che l’impianto di depurazione comunale è attivo e perfettamente funzionante e che a meno di situazioni sporadico-emergenziali riguardanti la rete fognaria e non il depuratore, non si sono verificate immissioni di liquami in mare.

Come mai – però – il Sindaco Cascini, con l’ordinanza sindacale N.47 del 19/06/2024 è stato costretto ad emettere il divieto temporaneo di balneazione per un raggio di 250 metri lato nord e sud dalla foce del fiume Soleo se non vi sono state immissione in mare di liquami fognari non opportunamente depurati?
Perché dagli esami di laboratorio eseguiti su campioni prelevati a ridosso della foce del Fiume Soleo è stata riscontrata la presenza di Escherichia coli ed Enterococchi superiori a quelli imposti dalla normativa vigente?

Tutti sanno che sulla sponda nord, a ridosso della foce del fiume Soleo, risulta ubicato l’impianto di depurazione del Comune di Belvedere Marittimo che convoglia le acque depurate direttamente nell’alveo del suddetto fiume e nel mare mediante una condotta sottomarina.
Le dichiarazioni del Sindaco lasciano perplessi perché, se il depuratore funziona perfettamente e le acque immesse in mare sono perfettamente depurate come mai dai campioni analizzati è emerso la presenza di sostanze molto probabilmente riconducibili ai reflui fognari.

Chiediamo allora al Sindaco che faccia sapere ai cittadini se la condotta sottomarina è perfettamente funzionante e renda noto quali risultanze sono emerse dall’ispezione, per quanto a noi noto, effettuata con l’ausilio di sommozzatori.
Il sindaco Cascini ha affermato che le chiazze marroni e la schiuma che rileviamo in mare è la conseguenza diretta dello sversamento nei torrenti dell’acqua di irrigazione usata dai nostri contadini per innaffiare i loro campi.

A noi queste affermazioni sembrano una grande favola mediante la quale si vuole convincere la popolazione che l’asino possa volare, noi cittadini però sappiamo molto bene che l’asino non è un volatile, ma soprattutto siamo consapevoli che non possiede caratteristiche idonee a poter spiccare il volo e che il quadrupede si muove solo avvalendosi delle zampe e poggiando gli zoccoli a terra.

Il Sindaco in merito alla carenza di acqua potabile che si registra in alcune zone del territorio comunale, ha dichiarato, che a seguito del periodo di siccità, con l’abbassamento del pelo libero di falda si è registrata una considerevole riduzione delle portate idriche captate dalle opere di presa che alimentano l’acquedotto comunale.

Su questo aspetto rileviamo che se le falde che alimentano l’acquedotto non garantiscono adeguata captazione di acqua da convogliare in condotta, sicuramente dovrebbero essere vuoti i serbatoi dell’acquedotto irriguo e quindi i contadini non potrebbero irrigare in quantità tale da determinare lo scarico nei torrenti di terreno da coltivazione.
Si deduce che Il ragionamento del sindaco appare non lineare e non regge l’assioma secondo il quale le acque del mare sono intorbidite dall’esubero dell’acqua utilizzata per l’irrigazione dei campi.

È giunta l’ora di dire basta al populismo, non siamo in campagna elettorale, questa è l’ora di rendicontare ai cittadini di come si esplicita il mandato elettorale, quali azioni si mettono in campo per porre rimedi concreti e definitivi alle ataviche problematiche che attanagliano la città e che continuano a creare disaggio alla popolazione, anche nel periodo estivo, mettendo in ginocchio l’economia locale.

In merito alla gestione della fognatura e della depurazione le carenze funzionali degli impianti non possono essere ricondotte alla mancanza di risorse finanziarie, di fatto il Comune di Belvedere Marittimo, negli ultimi diciotto mesi, è stato beneficiario di considerevoli finanziamenti.

Risulta che il Comune abbia utilizzato queste somme per ampliare la rete fognaria al fine di collettare ambiti territoriali non ancora serviti dalla fognatura, per efficientare l’impianto di depurazione e potenziare gli impianti di sollevamento.
Questi lavori – alcuni dei quali sono stati già completati ed altri no – evidenziano la mancanza di un progetto organico mirato alla realizzazione di una rete fognaria efficiente e di una depurazione sicura ed efficace.

Quanto sopra evidenzia l’incapacità di gestire i fondi disponibili in modo organico e funzionale e rappresenta il fallimento completo di questa amministrazione che cerca di vendere fumo negli occhi ai cittadini quando si cerca di giustificare l’ingiustificabile.
Chiediamo – inoltre – al Sindaco di rendere pubblico il programma di monitoraggio predisposto per verificare la balneabilità delle acque marine per l’estate 2024.
Proponiamo che vengano predisposti, da subito, con periodicità settimanale, prelievi di campioni d’acqua marina da sottoporre ad analisi e che i risultati siano resi pubblici. Nello specifico riteniamo che le analisi delle acque marine siano effettuate in prossimità dei principali arenili del territorio comunale.

Questo sarebbe un metodo trasparente ed efficace per rilanciare il turismo balneare, difendere l’immagine della città e alimentare sicurezze nei cittadini.
In merito alla carenza di fornitura di acqua potabile che interessa vasti ambiti territoriali del nostro Comune, denunciato da diversi giorni all’Ente dal gruppo di Impegno Comune, si prende atto delle affermazioni del Sindaco Cascini che ha riferito che il problema è reale e che si sta trovando una soluzione tampone.
Sindaco è a tutti noto la crescita della popolazione nel periodo estivo così come è risaputo che molte delle abitazioni sono seconde case e vengono utilizzate solo nell’alta stagione balneare.

Pertanto il Comune dovrebbe conoscere il fabbisogno idrico della città in modo puntuale e in ogni periodo dell’anno, una buona azione amministrativa deve saper predisporre azioni programmate che mirano alla garanzia del servizio essenziale rappresentato dalla fornitura di acqua potabile, se l’acqua non c’è, per il rispetto delle norme igienico sanitarie, un’abitazione non può essere utilizzata per scopi abitativi.
Dov’è il piano organico di approvvigionamento e distribuzione di risorse idriche sufficienti a soddisfare il fabbisogno dei propri cittadini?

Specifichiamo che anche i non residenti pagano i tributi e li versano nelle stesse misure dei cittadini residenti nonostante utilizzino le abitazioni per periodi molto ristretti, e pertanto è un loro diritto avere i servizi essenziali, tra cui l’acqua potabile, ogni giorno dell’anno.
Sulla base di queste considerazioni non è accettabile giustificare il disservizio dicendo che si preferisce penalizzare i complessi residenziali ad uso turistico e soprattutto se ubicati in zone periferiche della città, questo non è giusto ma soprattutto è irrispettoso di chi decide di mantenere la propria casa al mare per trascorrervi qualche settimana di vacanza portando ricchezza nella nostra cittadina.

La SORICAL andava sollecitata anticipatamente, e diffidata giuridicamente qualora provato che la stessa abbia ridotto le portate verso la nostra rete di distribuzione per convogliarle verso altri comuni che si approvvigionano di acqua dalle nostre sorgenti.
Il riequilibrio della distribuzione delle portate provenienti dalle adduttrici che alimentano i serbatoi dell’acquedotto comunale andava predisposto anticipatamente rispetto al mese di giugno inoltrato, è risaputo che fra maggio e giugno avviene la riapertura delle case al mare che vengono utilizzate in bassa stagione per il fine settimana e successivamente nei mesi di luglio ed agosto per trascorrervi le ferie estive.
Per Belvedere Marittimo è arrivata l’ora di voltare pagina.

Non è più plausibile che si inneggi alla normalità quando di normale in questo pase c’è veramente poco se non addirittura nulla, non è accettabile che ci si appelli all’atavica esistenza di alcuni problemi quasi a volersi giustificare e riversare le responsabilità sulle gestioni degli anni precedenti.
Lei, sindaco, ha amministrato per tre anni circa e non ha lasciato alcuna traccia. Con la sua azione amministrativa ha dimostrato di non avere un progetto di sviluppo del territorio e di non possedere adeguata conoscenza di quella che erano le condizioni di partenza. La sua Sindaco non è una buona amministrazione poiché non mira ad obbiettivi ben definiti e non mette in campo il giusto susseguirsi di azioni programmate in modo cadenzato per mirare ad un risultato che sia differente da quelli del passato.
L’attuale amministrazione dopo due anni dall’insediamento ha fallito, il Sindaco ad oggi non ha saputo dare risposte concrete ai cittadini, la nave va alla deriva e il timoniere con tutto l’equipaggio spera nella divina provvidenza, ma la Politica non è fatta di miracoli ma di programmazione. A voi le conclusioni”.