Con l’avvicinarsi delle festività pasquali, si ripresenta il consueto problema dell’aumento esagerato dei prezzi per chi viaggia lungo la Penisola. Lo denuncia Assoutenti, che ha diffuso un’indagine dettagliata sulle tariffe di aerei, treni e autobus in vista del weekend festivo. A farne le spese, come spesso accade, sono soprattutto i cittadini del Sud, che per trascorrere le feste in famiglia, trovano il prezzo dei voli, nei giorni festivi, fino al +470% rispetto alle altre giornate e Reggio Calabria è tra le città più colpite dall’impennata dei costi.
I biglietti dei treni
Raggiungere la punta dello Stivale, infatti, in questi giorni si traduce in una spesa proibitiva. Chi parte in treno – rileva Assoutenti – da Torino verso Reggio Calabria, ad esempio, il 18 aprile deve mettere in conto di spendere da un minimo di 195 euro, se si scelgono orari scomodi e soluzioni con lunghi tempi di percorrenza, a 360 euro per i collegamenti migliori.
Per la tratta Milano-Reggio Calabria la spesa va da 104,4 euro (sempre scegliendo collegamenti lenti) a 345 euro per quelli più veloci. Senza contare ovviamente eventuali costi aggiuntivi come bagagli, scelta del posto a sedere. Non va meglio a chi sta acquistando in questi giorni un biglietto del treno per spostarsi durante i giorni di Pasqua. Pochi i biglietti disponibili e quelli rimasti raggiungono tariffe astronomiche.
Le tariffe dei pullman
In sensibile aumento anche le tariffe dei pullman: partendo il 18 aprile la spesa supera i 120 euro per raggiungere Reggio Calabria partendo da Milano o da Torino. Oltre 100 euro il costo del biglietto per viaggiare dalle stesse città verso Lecce o Bari, 76 euro per la tratta Milano-Salerno. Più economico partire da Roma: 56 euro per raggiungere Reggio Calabria, 51 euro per andare a Lecce.
“Ancora una volta gli italiani che si spostano lungo la Penisola per trascorrere le feste in famiglia devono sottostare a rincari speculativi delle tariffe che aggravano la spesa per i trasporti – denuncia il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – per gli aerei, rispetto alle tariffe praticate in normali giorni non festivi, il rincaro dei prezzi per chi acquista oggi un biglietto è del 240% sulla tratta Linate-Brindisi, +248% sulla Genova-Catania, +468% sulla Torino-Lamezia Terme, +327% sulla Pisa-Catania, solo per fare alcuni esempi. Non va meglio per i treni.
Il governo deve intervenire per evitare il solito salasso sulle tasche degli italiani, calmierare le tariffe in vigore nei giorni di festa e imporre soprattutto alle società ferroviarie un aumento dei collegamenti quando si intensificano le partenze dei cittadini”.