Catanzaro. La gara per il sistema integrato telematico regionale ad Asp e Aziende Ospedaliere truccata in cambio di un soggiorno gratis a Vienna

Antonio Armentano e Adolfo Siciliani

Uno degli appalti truccati inserito nell’inchiesta “Sartoria” della procura di Catanzaro è la procedura aperta con modalità telematica per la fornitura in service di un sistema integrato regionale Ris/Pacs per le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria.

In questo appalto sono coinvolti Antonio Armentano, all’epoca dei fatti Direttore del reparto di Neuroradiologia del Gom di Reggio Calabria; Michelina Graziano, all’epoca dei fatti Responsabile Fisica Sanitaria dell’Asp di Cosenza e Responsabile Tecnologico di Sistemi Ris/Pacs della medesima Azienda e ancora, nell’ambito della procedura in oggetto, componente del Tavolo tecnico della Sua (Stazione unica appaltante) Calabria, alla quale era stato dato l’incarico di predisporre la bozza del capitolato tecnico di gara, nonché individuata tra i soggetti a supporto del Rup; Adolfo Siciliani, all’epoca dei fatti Direttore dell’UOC Radiologia dell’Asp di Crotone in qualità di componente del Tavolo tecnico della Sua Calabria.

Oltre agli imprenditori Pasquale Bove e Paolo Capobianco partecipanti alla Rete temporanea di imprese interessata ad aggiudicarsi la gara.

Il disegno criminoso si realizza “con doni, promesse, collusioni ed altri mezzi fraudolenti consistiti per Adolfo Siciliani nell’avere intrattenuto in più occasioni rapporti con Bove e Capobianco volti alla rivelazione di notizie relative alla gara in questione, in violazione dell’obbligo di riservatezza stabilito dal DCA 137/2015 tra cui quella, riferita poco dopo la conclusione della prima riunione del Tavolo tecnico, della nomina della dottoressa Michelina Graziano quale incaricata di predisporre il capitolato di gara”.

Anche per Antonio Armentano si configura la stessa ipotesi di reato, avendo avuto anche lui contatti e rapporti con gli imprenditori al fine di rivelare loro notizie riservate sulla gara in violazione dell’obbligo di riservatezza stabilito dal DCA 137/2015. Armentano inoltre si attiva per fare inserire nella gara Ris/Pacs la fornitura del software denominato Brainomix, venduto da Fora Spa di cui Bove era agente.

Idem come sopra anche per Michelina Graziano, la quale tuttavia è accusata di aver concertato con gli imprenditori Bove e Capobianco il capitolato di gara per come rinvenuto negli atti sequestrati ai due contenenti delle versioni di capitolato tecnico della gara in esame corrispondenti con quelli dei medesimi files trovati in possesso di Michelina Graziano.

Tra questi, venivano individuati alcuni files denominati “CAPITOLATO TECNICO RIVISTO” contraddistinti dai medesimi metadati, quindi aventi la stessa origine indicanti l’avvenuta modifica del file a seguito di lavorazione…

Bove e Capobianco, di conseguenza, dopo aver avvicinato i componenti del Tavolo tecnico nominato nelle persone di Siciliani, Armentano e Graziano, al fine di ottenere notizie riservate relative alla gara e volte alla concertazione del capitolato di gara al fine di favorire l’aggiudicazione da parte della Rete Temporanea di Imprese costituita da Medicalray, Carestream Health Italia Web Italia e Philips, turbavano il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando di gara al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente a favore della Rete Temporanea di Imprese di cui sopra…

Adolfo Siciliani e Antonio Armentano, in particolare, in cambio della rivelazione di notizie riservate agli imprenditori, ricevevano per se e per la propria famiglia un soggiorno gratuito comprensivo di viaggio presso il Marriot Hotel di Vienna nel febbraio 2019. E non è finita qui…