Corigliano-Rossano. Stasi sindaco: “La coalizione del nulla non fermerà la luce e la città”

La coalizione del nulla programmatico non fermerà la luce e la città

Si rassegnino: Corigliano-Rossano è un esempio per trasparenza e rigenerazione urbana.

CORIGLIANO-ROSSANO, 06 GIUGNO 2024 – Più ci avviciniamo al voto, più la coalizione di Germaneto sente vicina la sconfitta, più squalifica ulteriormente i suoi toni. Ci limitiamo ai toni e non possiamo parlare di contenuti, in quanto quelli non sono mai esistiti perché non hanno la più pallida idea di cosa sia Corigliano-Rossano, nessuna visione del futuro, nessun progetto concreto.

Tutti gli interventi pubblici di questa paradossale ed informe coalizione creata nelle stanze dei bottoni non fanno che ruotare intorno al sindaco Stasi, che da capocantiere ad utilizzatore di posaceneri, da qualche ora è diventato persino ubriacone e probabilmente domani avrà anche aiutato Putin ad attaccare l’Ucraina.

Ovviamente, non avendo nessuna proposta progettuale, da settimane provano a squalificare o sminuire ciò che di straordinario ha fatto l’Amministrazione in questi 5 anni, a partire dagli enormi finanziamenti per la rigenerazione urbana intercettati dall’esecutivo comunale, a partire dai 45 milioni dei PINQuA.

Addirittura, in totale assenza di argomentazioni, si aggrappano disperatamente ad una querela di parte, l’ennesima in questa campagna elettorale, la quarantesima in questi cinque anni, presentata sempre dagli stessi soggetti ossessionati dal fatto che l’esistenza dell’Amministrazione Stasi gli abbia fatto togliere le grinfie dalle poltrone sulle quali sono stati seduti per decenni, postazioni da cui hanno devastato e svenduto la città.

È giusto che, in questa fase elettorale, i cittadini sappiano che le “querele elettorali”, le quali hanno riguardato finora, solo a titolo di esempio, i concorsi a tempo indeterminato, i concorsi a tempo determinato, la procedura di selezione dei dirigenti, la commissione toponomastica, persino il concorso di idee per lo stemma ed in gonfalone ed il loro vero incubo politico: i PINQuA. Che cosa hanno determinato tutte queste querele in questi mesi, a parte qualche articolo sul web, con i relativi e prolifici approfondimenti di tutte le autorità e delle Forze dell’Ordine, che ringraziamo sempre per il prezioso lavoro che svolgono? La certificazione della totale correttezza e trasparenza di tutte le procedure ed il rigetto, in tutte le sedi, dei rilievi.

Quel fango, però non attecchisce laddove le procedure non sono mai state segrete, ma sempre pubbliche ed alla luce del sole. Basta visionare l’albo pretorio, dove si troverà che con delibera di giunta del 14 gennaio 2021 l’Amministrazione ha deciso di partecipare, per la prima volta, al bando nazionale con tre progetti su Vasci, San Domenico e Schiavonea; che con determina dell’allora dirigente del 15 febbraio sono stati pubblicati gli avvisi pubblici, rivolti a tutti, per l’acquisizione di immobili da inserire nel programma, qualora il Comune avesse intercettato il finanziamento, raccogliendo 10 proposte sui centri storici e con delibera di giunta del 15 marzo è stata definita la proposta complessiva nella quale sono state inserite tutte le proposte ricevute, tutte con la stessa valutazione, oltre all’Ex Carcere, al Palazzo Francalanza ed altri edifici comunali perché le proposte raccolte non erano sufficienti.

Non è tutto. Il Comune di Corigliano-Rossano, grazie alla competenza dell’Amministrazione ha ottenuto il finanziamento di tutti e tre progetti per un totale di 45 milioni di euro, ma quello utilizzato per i PINQuA rappresenta un vero e proprio modello per la riqualificazione del patrimonio immobiliare nei centri storici che sarà replicato anche in altri quartieri. Lo dicono i numeri, che ovviamente la coalizione dei querelanti di Germaneto omette, perché grazie a questo modello sono arrivati in città, solo per la riqualificazione del patrimonio immobiliare, 9 milioni 567 mila euro di cui 1 milione 330 mila euro per le acquisizioni.13:02

In attesa di scoprire, magari tra cinque anni, quali sono le proposte politiche e programmatiche concrete per il rilancio della nostra città e soprattutto dei centri storici, che abbiamo trovato in stato di totale abbandono e senza nessuna prospettiva, a fare la differenza tra il loro passato ed il nostro presente e futuro, sono i fatti, sono decine di interventi, sono 46 milioni di euro di finanziamenti ottenuti solo sui centri storici, sono due prospettive, come il Conservatorio al Valente e l’Alta Formazione al Macello che prima non esistevano. Resta il fatto che la nostra città fino a cinque anni fa veniva annoverata solo per l’abusivismo e gli scioglimenti, mentre oggi è un modello di trasparenza, di legalità, di coraggio e di rigenerazione, e lo sarà ancora per il prossimo quinquennio.

Ieri il primo intervento dei PINQuA, la Pubblica Illuminazione di Schiavonea, è praticamente terminato e questo dimostra ancora una volta come fiumi di parole ed illazioni, alla fine, vengono spazzati via, mentre alla città restano i fatti.

LA COALIZIONE PER FLAVIO STASI SINDACO