Cosenza invasa dai rifiuti: dopo l’allerta virus, scatta anche l’allerta colera

Mentre il sindaco Occhiuto è impegnato a blaterare su facebook , nel vano tentativo di convincere Jole a mollargli qualche appaltino, con argomenti che solo lui e gli amici degli amici capiscono, la città, nel frattempo, è di nuovo invasa dai rifiuti. Da nord a sud, da est a ovest, eccezion fatta per i metri che compongono corso Mazzini, la città è tutto un enorme cumulo di spazzatura indifferenziata. Strade, vie, marciapiedi rappresentano un vero e proprio percorso ad ostacoli. Non c’è portone o saracinesca cittadina senza il suo bel cumulo di immondizia a fare da “contorno” alla già grave situazione sanitaria.

Ma per Occhiuto tutto va bene. Non c’è urgenza. Un po’ di spazzatura, dice, non ha mai fatto male a nessuno. Un altro bel problema per i cosentini già stremati dall’emergenza coronavirus. Occhiuto riapre i bar, su ordine della Santelli, ma non si preoccupa di organizzare il minimo indispensabile per rendere la città sicura sotto il profilo “sanitario”. Chiede ai titolari di bar, pub, ristoranti e pizzerie, di sanificare i locali e poi sullo stesso marciapiede delle succitate attività, sostano da giorni e giorni cumuli di rifiuti non più differenziabili.

Nonostante ciò né Occhiuto, né la sua giunta, ha proferito parola su questa questione che si presenta, oramai, come una vera e propria emergenza. Il dissesto economico del Comune provocato da Occhiuto, che continua a scrivere sui social, ha prodotto tutto questo. E l’impressione è che questo tipo di problema è destinato a ripetersi sistematicamente nel tempo, fino a che la questione economica comunale non sarà “sanata”. tempi lunghi e ancora tempi bui per i cosentini che rischiano dopo l’allerta coronavirus, l’allerta colera.

Di seguito una carrellata fotografica della grave situazione  “spazzatura in città”: