Crotone. Bimba nasce morta, magistratura apre inchiesta. Disposta l’autopsia

CROTONE  – Partorire in queste ore al San Giovanni di Dio, vista l’aria che si respira, non sarà certamente un’esperienza serena. Da ieri, venerdì 22 novembre, fino alla mattinata di oggi, proprio ai muri della sala parto si leggeva: “assassini”, “macellai”.
Parole estremamente dure, scritte dai familiari di una giovanissima donna dopo aver appreso una terribile notizia: la sua piccola non ce l’ha fatta a venire al mondo.

Pare che la giovane si trovasse ricoverata nel reparto di ostetricia da un po’ di giorni, per questioni legate al suo stato di salute e per la presenza di lievi contrazioni, ma non perché avesse concluso le settimane di gestazione, di conseguenza, i protocolli ancora non prevedevano fosse sottoposta a parto cesareo, sebbene il marito della donna lo avesse sollecitato più volte. Al di la di questo però la ragazza, di soli 20 anni, è stata monitorata e sottoposta all’induzione del parto, per poter procedere con un travaglio naturale.

Era collegata al tracciato, quando all’improvviso sia la giovane mamma che le ostetriche si sono accorte di non sentire più il battito. Immediatamente sono stati sollecitati ad intervenire gli anestesisti per poter eseguire il parto cesareo, che è stato svolto nella sala operatoria del reparto, proprio per accelerare i tempi, ma è stato tutto inutile, perché la piccola, di quasi tre kg, apparentemente sana, non respirava più, il suo cuore si è fermato.
Sarà l’autopsia, che il pubblico ministero disporrà lunedì, a chiarire le ragioni del decesso. Al momento quanto accaduto attende ancora una risposta. La piccola salma è stata sottoposta a sequestro, mentre le autorità hanno aperto un’indagine.

Comprensibile come nella sala d’attesa, dietro la porta della sala parto, i familiari della giovane, apprendendo la notizia, dal primario e dalla Polizia, siano precipitati nell’angoscia più totale. Si è in breve creata un’atmosfera pesante e delirante, sfociata nel caos più totale, che pare la stessa partoriente abbia tentato di placare, facendo presente di essere stata seguita, di non essere mai stata lasciata sola e di aver sentito anche lei il battito della bimba fino ad un momento prima a quello in cui tutte le sue speranze di maternità sono precipitate. Fonte: Il Crotonese