Crotone. Inchiesta Glicine Acheronte, a giudizio cento persone

Cento persone rinviate a giudizio davanti al Tribunale di Crotone dove il processo avrà inizio il prossimo 9 ottobre; altre 25, invece, saranno giudicate con il rito abbreviato a partire dai primi di settembre. E’ quanto ha deciso il giudice distrettuale dell’udienza preliminare di Catanzaro Sara Merlini nei confronti del nutrito plotone di imputati coinvolti nell’indagine denominata Glicine Acheronte scattata nel giugno dello scorso anno a conclusione di una indagine della Dda che avrebbe portato alla luce un comitato politico  affaristico, legato in alcuni casi alle cosche di ’ndrangheta, in grado di condizionare le amministrazioni pubbliche locali e regionali, orientare il voto, decidere nomine e  appalti. Alla sbarra ci sono complessivamente 126 imputati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione.

Dell’ipotetico comitato d’affari avrebbero fatto parte, in qualità di promotori e partecipi,  nomi eccellenti della politica calabrese come l’ex presidente della  giunta regionale Mario  Oliverio e l’ex vicepresidente Nicola Adamo, rinviati a giudizio; l’ex consigliere regionale  Vincenzo Sculco (da giugno scorso sottoposto ai domiciliari) la cui posizione è stata stralciata per motivi di salute e sarà vagliata domani, 27 giugno, dal gup Merlini. Fra gli imputati rinviati a giudizio figurano, ancora, l’ex assessore comunale di Crotone  Giancarlo Devona, gli imprenditori Giovanni  Mazzei, Raffaele Vrenna e il fratello Gianni, rispettivamente ex presidente e attuale presidente dell’Fc Crotone. E ancora dirigenti della Regione Calabria e dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Quindi  il boss dell’omonima cosca di Papanice Mico Megna e un nutrito gruppo  di affiliati coinvolti in un  filone d’indagine parallelo, considerato che il  locale di ‘ndrangheta dei papaniciari avrebbe avuto rapporti sistematici con la  pubblica amministrazione. Megna è stato rinviato a giudizio davanti alla corte d’assise di Catanzaro per l’omicidio di Salvatore Sarcone, assassinato nel settembre 2014 a Crotone.