Crotone, marito indagato nel blitz di Gratteri: l’assessore Secreto si dimette. Lo “scivolone” del sindaco Voce

“Questa mattina ho ricevuto ed accettato le dimissioni presentate dall’assessore all’Ambiente Isabella Secreto”.  Lo comunicava il sindaco di Crotone Vincenzo Voce il 1° luglio del 2023. Che poi aggiungeva: “Ringrazio l’ingegner Secreto  per il lavoro svolto, unanimemente apprezzato, che stava dando risultati particolarmente importanti. La ringrazio soprattutto per la sensibilità dimostrata con questa decisione che ne evidenzia lo spirito di squadra, l’attaccamento all’amministrazione e il senso di appartenenza alla comunità cittadina”.

Se non fossimo calabresi e non conoscessimo neanche un po’ la realtà crotonese, verrebbe quasi da dispiacersi per la vicenda e si potrebbe addirittura pensare a qualche problema di salute o a qualche problema personale. Perché il sindaco Voce, bontà sua, non fa nessun cenno del blitz di Gratteri nella sua sibillina nota. E invece la verità è molto semplice ed è tutt’altra storia.

Isabella Secreto è moglie di Salvatore Mazzei, che a sua volta è nipote di Giovanni (detto Giannetto), entrambi imprenditori edili crotonesi indagati a piede libero nell’ambito dell’inchiesta “Glicine Akeronte” che appena tre giorni fa ha portato all’esecuzione di 45 provvedimenti cautelari.

Salvatore Mazzei è indagato per vicende del 2018 legate a turbative d’asta per la ricerca di immobili per uffici di Aterp e Asp di Crotone. Isabella Secreto, ingegnere e segretaria dell’Ance di Crotone, era stata nominata assessore dal sindaco Voce il 5 gennaio del 2023 come esterna con deleghe in materia di Tutela dell’ambiente e sostenibilità ambientale, rifiuti, risanamento ambientale, politiche energetiche e transizione energetica, servizio idrico integrato, randagismo, verde pubblico.

La circostanza incredibile, ai limiti del grottesco è che il sindaco, sempre tre giorni fa, aveva enfaticamente affermato che il blitz di Gratteri è stato un “giorno di sole che squarcia il buio della notte” esaltando il molto presunto cambiamento della sua giunta, che fino a qualche ora fa aveva al suo interno la moglie di un imprenditore tutt’altro che “puliti” e abbastanza evidentemente intrallazzato con la ‘ndrangheta crotonese e i suoi colletti bianchi.

“La città con il voto delle ultime amministrative ha voluto un cambiamento. Crotone ci ha chiesto un cambiamento radicale e noi lo stiamo operando… Respingiamo – affermava ancora Voce – tutto quello che puzza di ‘ndrangheta, di corruzione, di malaffare. Lo abbiamo fatto in questi anni, con concreti atti amministrativi, e continueremo a farlo per il futuro…. Crotone intende respirare l’aria pulita della legalità – concludeva il sindaco -. Noi ci stiamo impegnando al massimo. La coltre di buio su questa città si sta diradando. Dopo questa giornata siamo ancora più certi che la notte sta passando…”.

Delle due l’una: o Voce non aveva saputo che erano indagati i parenti stretti del suo assessore oppure ha una faccia bronzea che somiglia molto ad una parte del corpo dove non batte mai il sole. Ma propendiamo decisamente per la seconda ipotesi.