Diamante. Caccia al “vu cumprà” ma con “Ordine” e gentilezza

Diamante, caccia al vu cumprà ma con “Ordine” e gentilezza

A pochi giorni dall’elezione a sindaco di Diamante, l’avvocato Achille Ordine si distingue firmando la sua prima delibera con tanto di video su Facebook. Pensavamo che aprendo una “nuova era” in questo comune, con una giunta di giovani, le sensibilità fossero alte e l’assessorato alla “gentilezza” aveva dato una buona speranza perché si aprisse un nuovo modo di governare. Ed invece eccolo aderire alle politiche fasciste del Governo Meloni aderendo al progetto-beffa “Spiagge sicure” lanciato all’interno del nuovo Decreto Sicurezza.

“Spiagge sicure” non vuol dire che ci saranno controlli sulle spiagge libere erose dai lidi balneari ogni notte, o controllo sugli scarichi abusivi, o controllo sulla vendita abusiva di prodotti alimentari nei lidi, né controllo sui pagamenti versati ai comuni da lidi, né gli accessi alle spiagge libere chiusi abusivamente da privati, né controlli sui motoscafi che si avvicinano alla battigia, né controllo sulla depurazione e su chi inquina il nostro mare.

Il problema della sicurezza – secondo il governo – consiste nel cacciare dalle spiagge gli esseri umani che vi camminano a 40 gradi all’ombra per vendere un pallone, una pinzetta, una borsa, un accappatoio, un cappello di paglia. Sono loro che rendono insicuro il nostro mare e sono loro che bisogna colpire e il comune di Diamante è uno dei comuni capofila assieme al comune di Scalea che ha aderito al progetto.

MIGRANTI, LA BEFFA DI SPIAGGE SICURE (https://www.iacchite.blog/migranti-la-beffa-del-progetto-spiagge-sicure-altro-che-sensibilita-umana/)

Lo stigmatizza anche Angelo Broccolo di AVS, che da pochi giorni ha eletto Mimmo Lucano sindaco di Riace ed europarlamentare e che mai si sognerebbe di approvare una simile delibera nel proprio comune…

Un ‘ultima osservazione: i sindaci si prenderanno la responsabilità di sequestrare ad un povero migrante la sua merce rovinando la sua esistenza, rendendolo immediatamente creditore verso chi gliel’ha fornita, impedendogli di inviare danaro alla propria famiglia nel paese da dove è arrivato? Noi speriamo di no ma conoscendo la rozzezza di alcuni sindaci il dubbio rimane forte.