Lettere a Iacchite’: “Al processo Maestrale si discute di fuffa e si va sempre peggio: scrivetelo”

Che “Il Vibonese” sia un notiziario schiavo delle procure è un dato di fatto, ma voi di Iacchite’ non potete escludere notizie di importante rilevanza…

In aula bunker a Lamezia terme, per il processo Maestrale si discute di fuffa…
L’esame del pentito Mantella non ha nulla a che fare con gli imputati e con le ipotesi di reato contestate Tra l’altro nell’aula quasi vuota il piccolo collegio difensivo (4 avvocati superstiti) ha chiesto come mai il collaboratore di giustizia riporta questioni di cui è venuto a conoscenza da soggetti terzi ormai deceduti, pertanto nulla si può comprovare.
Un processo iniziato male e che prosegue sempre peggio.
Dall’inizio… Clamorosa la decisione del presidente T. Macri, con cui ha ammonito gli avvocati delle parti civili, che si erano limitati ad un copia-incolla dell’ordinanza in barba alle disposizioni imposte dalla Riforma Cartabia.
Risultato: solo 4 le parti civili ammesse… 
E il presidente, ricusato dalla Corte di Appello di Catanzaro, di cui ha sentenziato che gli atti del presidente del collegio – Macri -, sono stati legittimi, inclusa la decisione di svolgere il processo a Vibo.
Oggi… Si prosegue ad oltranza con un collegio provvisorio, di cui il presidente Conti ben allineato alle decisioni della procura, ha deciso di spostare le future tre udienze settimanali, nella cattedrale del deserto di Lamezia Terme, la super-segnalata Aula bunker, dove manca l’acqua e i bagni sono molto più fatiscenti di quelli del carcere di Siano. Da notare che per un caffè o uno snack, nelle pause i difensori, sono costretti ad allontanarsi in macchina per raggiungere un bar.
Atto dovuto, ma non segnalato dalla stampa, è lo stato di agitazione delle camere penali calabresi, dove si denuncia lo stato dei luoghi e dei fatti.

Intanto per le centinaia di imputati la libertà passa dalla suprema Corte di Cassazione, che in sede di legittimità respinge la maggior parte delle ordinanze del Tribunale del Riesame di Catanzaro. Con annesse notizie secretate dai media locali di presunti super boss (che allo stato degli atti risultano incensurati) rimessi in libertà dalla Cassazione. Come nel caso di Giuseppe Armando Bonavita…

Lettera firmata