Lettere a Iacchite’: Diamante e don Magorno, dopo la batosta riparte l’operazione “giglio tragico”

Messi da parte gli impegni romani è ripartita l’operazione “giglio tragico”

Da qualche giorno l’ex senatore-sindaco, meglio noto come “esseesse”, per la spregiudicatezza con cui ha recluso la popolazione approfittando del Covid, salvo poi liberare tutti al punto da costringerli a restare fuori casa in vista delle elezioni, per consentire ai prenditori della movida di lucrare beatamente, ha fatto ritorno malvolentieri a casa… Quale casa? Non ci avventuriamo sul terreno minato del “gossip” ma tanto a Diamante lo sanno tutti… Il nostro intento, in questa sede, è un altro. 

L’ultima perla del monarca decaduto di “Gioiello” è l’incarico all’avvocato Giuseppe Marchese da Diamante, da sempre componente del “giglio tragico”, prima piddino, poi italovivo, almeno nelle occasioni pubbliche.

Nella forma, nessun reato, perché era tutto scritto nella Delibera di Giunta n. 54 del 8/5/2020, in piena era Magorno, quindi non si potrà dire che è una colpa delle precedenti amministrazioni, ma risponde pienamente al motto: “fatta la legge, trovato l’inganno”.

La predetta delibera, infatti, prevedeva la possibilità, al verificarsi di talune condizioni, di avvalersi di professionisti diversi da quelli aggiudicatari per tre anni, dietro lauto compenso, del Servizio di Assistenza Legale del Contenzioso del Comune di Diamante.

Quindi non solo paghiamo profumatamente un servizio esternalizzato, ma manteniamo pure il “giglio tragico” coi soldi di Pantalone.

Lettera firmata