L’omicidio Bergamini a Unomattina estate crime: “Anche la città di Cosenza e la sua tifoseria meritano giustizia”

E’ stata dedicata all’omicidio di Denis Bergamini la puntata di oggi della nuova rubrica  “crime” su Rai 1, all’interno del popolare programma Unomattina estate, curata dal direttore del laboratorio di giornalismo investigativo Alessandro Politi e dalla criminologa Anna Vagli con la collaborazione dell’avvocato Gian Ettore Gassani.

Alessandro Politi si era già occupato del caso Bergamini quando lavorava a “Le Iene”, qualche anno fa, e nella puntata di oggi della sua nuova rubrica ha riepilogato in maniera brillante e serrata questi lunghissimi 35 anni senza giustizia. Ha fatto ascoltare ai telespettatori di Raiuno la drammatica testimonianza di colui che, nell’immediatezza dei fatti, aveva parlato col camionista alla guida del mezzo che avrebbe investito Bergamini e che invece si giustificava spaventato dicendo che il ragazzo “era già per terra”. E che aveva visto e sentito urlare Isabella Internò, oggi imputata di concorso in omicidio volontario pluriaggravato, mentre due uomini la caricavano di forza in una macchina nera.

Politi ha anche riassunto le contraddizioni più eclatanti delle indagini, a partire dallo stato delle scarpe e dell’orologio di Denis e dei suoi vestiti incredibilmente bruciati dopo poche ore dall’omicidio per continuare con quello che è realmente successo nella camera mortuaria di Trebisacce quando nessun medico ha firmato un’ispezione cadaverica completamente falsa per arrivare alle telefonate misteriose ricevute da Denis negli ultimi giorni e fino a poche ore dalla morte e alla riesumazione del corpo di Denis fortemente voluta dal legale della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, e alla scoperta – grazie alla glicoforina – che Denis è stato ucciso per asfissia meccanica violenta.

Donata Bergamini, intervistata da Politi, non si è mai arresa e in tutti questi anni ha sempre combattuto perché ci fosse giustizia per suo fratello e adesso che siamo arrivati a pochi giorni dalla sentenza, che sarà pronunciata nel prossimo mese di luglio dopo la requisitoria del pm, le conclusioni della parte civile e le arringhe della difesa, ha auspicato che la Corte d’Assise di Cosenza compia fino in fondo il suo dovere.

L’avvocato Gian Ettore Gassani ha sottolineato che non solo la famiglia Bergamini merita giustizia ma anche la città di Cosenza e la sua grande tifoseria. La criminologa Anna Vagli ha concluso affermando che “le ferite non vanno in prescrizione”. La requisitoria del pm Luca Primicerio inizierà nell’udienza già fissata per il prossimo 8 luglio.