M5S, Grillo e l’idea di una «amnistia» per gli espulsi Cinque Stelle

(di Emanuele Buzzi – corriere.it) – Un’idea, un’ipotesi che potrebbe però rivoluzionare nuovamente equilibri ed assetti interni del Movimento. In ambienti vicini a Beppe Grillo circola una suggestione: quella che il garante chieda una sorta di “amnistia” per gli espulsi dai Cinque Stelle a causa dell’adesione al governo Draghi. In sostanza quelli che furono cacciati nel 2021 potrebbero tornare all’ovile stellato. Una mossa politica a cui Giuseppe Conte difficilmente potrebbe opporsi. Nelle scorse settimane il presidente ha chiesto pubblicamente scusa proprio per l’adesione al governo tecnico, giustificando in parte così il crollo alle Europee (e creando tensione con Grillo che di quell’adesione fu il portabandiera).

Proprio da qui, facendo leva dalle frasi di Conte, giocandole a proprio favore, muoverebbe il ragionamento di Grillo. L’idea è quella di scardinare «l’imbuto» degli equilibri contiani. «Così il garante metterebbe in scacco il leader», sostiene una fonte. E si domanda: «Come potrebbe opporsi dopo aver chiesto scusa?». C’è chi ha notato la vicinanza con alcuni ex stellati storici. A Roma, per esempio, il garante ha cenato con Alessio Villarosa. Una «amnistia» avrebbe conseguenze importanti.

In teoria, potrebbero riprendere il loro percorso nel Movimento big storici come Barbara Lezzi o Nicola Morra. Ma non solo. Gli espulsi all’epoca furono una quarantina circa, molti parlamentari erano al primo mandato. Un eventuale ritorno in pista permetterebbe loro di partecipare alle prossime selezioni per Politiche e Amministrative. Vedendo ciò che è successo alle ultime consultazioni interne in vista delle Europee, con diversi ex eletti finiti in lista, le possibilità di un successo tra gli attivisti non sarebbero poi così remote. «Un annullamento delle espulsioni? Sarebbe l’unico modo di aggirare le preclusioni statutarie», dice Lorenzo Borrè, storico legale degli espulsi M5S. E commenta: «Si tratta di una ipotesi giuridicamente e politicamente ardita, ma conoscendo il M5S, non impossibile da attuare». Ora, insomma, starà a Grillo decidere se fare la mossa in vista della costituente stellata prevista per l’autunno.