Polistena, la città si ribella a Occhiuto: “Stai distruggendo l’ospedale. Pronti a incatenarci per difendere i più deboli”

Duro attacco al Governatore della Calabria dal comitato per la tutela della salute. Marisa Valensise: “Sapevamo fosse uno slogan pre-elettorale e cosi è stato, ad oggi nulla del decreto n°64 del 2024 è stato modificato nella parte di interesse all’unico ospedale spoke della piana di Gioia Tauro, e cioè l’ospedale di Polistena. Alla luce del nuovo DCA 141 del 17 giugno l’ospedale di Polistena è già morto!

COMITATO PER LA TUTELA DELLA SALUTE DI POLISTENA 

Siamo alle solite, non esiste vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare.
Ritorneremo in piazza se sarà necessario, e stavolta lo faremo in pompa magna davanti al quartier generale del nostro Governatore, nonché commissario alla sanita calabrese, Roberto Occhiuto.
Non siamo stati ascoltati e soprattutto signor Presidente LEI NON È STATO DI PAROLA!
Qualche giorno prima della manifestazione del 4 maggio organizzata a Polistena, con una comunicazione suoi social, ha ritenuto rassicurare i calabresi e soprattutto i cittadini della piana di Gioia Tauro che l’ospedale di Polistena “non chiuderà”.
Sapevamo fosse uno slogan pre-elettorale e cosi è stato, ad oggi nulla del decreto n°64 del 2024 è stato modificato nella parte di interesse all’unico ospedale spoke della piana di Gioia Tauro, e cioè l’ospedale di Polistena .

Alla luce del nuovo DCA 141 del 17 giugno l’ospedale di Polistena è gia morto!
Lei continua a parlare di costruzione di nuovi ospedali con l’aumento di risorse pari a 172 milioni di euro, ma nel frattempo noi cittadini abbiamo una semplice domanda da porle: PER QUELLI ESISTENTI COME IL SANTA MARIA DEGLI UNGHERESI HA INTENZIONE DI NON CHIUDERLO MA DI FARLO MORIRE LENTAMENTE? EH SI PERCHE SENZA CONSIDERARE NEI SUI CONTINUI DCA UN EURO PER POLISTENA AVVERRÀ QUESTO NATURALMENTE… l’obiettivo è chiaro…. morte lenta e naturale. È evidente che questa è la sua intenzione, ma Polistena ,i cittadini della piana non lo consentiranno, non vogliamo morire dietro i suoi falsi perbenismi! Sì! perché mentre l’ospedale di Palmi non esiste quello di Locri e di Polistena esistono eccome signor Presidente!

Basterebbe molto meno di quanto ha investito sulla carta in nuove risorse per la costruzione dei nuovi ospedali per riqualificarli e fargli prendere la giusta direzione portando la nostra offerta sanitaria sanitaria a livelli accettabili. Sta continuando a lasciare in balia del proprio destino il poco personale medico e paramedico rimasto in trincea con turni massacranti, obbligo di abbattimento liste d’attesa, operando in sale operatorie obsolete anche sabato e domenica in condizioni davvero difficili , si elemosina tutto! Da una sterilizzatrice che non funziona da mesi si è costretti a fare la spola tra Gioia Tauro e le sale operatorie di Polistena pur di continuare a dare le prestazioni che il cittadino ha diritto i sanitari rimasti con molta pazienza e spirito di collaborazione lo stanno facendo,ma quanto è giusto tutto questo?

Eppure chiediamo cose semplici cose garantite dalla nostra costituzione e dettate dalle linee guida nazionali; come l’agognata emodinamica nella cardiologia di Polistena… il reparto di OTORINO rimasto da tempo con un solo medico, ripetiamo un solo medico (che non può concedersi il lusso di stare male)!
In queste condizioni quanto potremmo proseguire? come si può essere lucidi e fare diagnosi corrette?

Lei dottoressa Di Furia direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria lo sapeva da tempo, l’abbiamo comunicato anche noi!
Diciamo chiaramente: per Polistena non esiste una programmazione, non esiste la volontà politica di tenere in vita l’ospedale.
PRESIDENTE per l’approssimarsi della stagione estiva ha previsto un supporto di personale anche temporaneo che possa permettere ai medici e operatori sanitari a vario titolo di andare in ferie? la risposta è NO!
SARÀ ANCORA UNA VOLTA IL CITTADINO AD ESSERE IMMOLATO ,A FARNE LE SPESE CON LA SOSPENSIONE DI ALCUNE ATTIVITÀ AMBULATORIALI. NON È GIUSTO!!!!!
Lo sa anche lei d.ssa Di Furia (ricordiamo a luglio del 2021 quando ha indossato il camice per aiutare i colleghi del pronto soccorso in affanno per carenza di personale medico) che i mesi di luglio e agosto sono mesi dove si concentra di più la difficoltà a fare i turni tra il personale in essere e sono anche mesi in cui le attività ospedaliere tendono ad intesificarsi e per l’arrivo di turisti nella nostra regione e perché in estate muovendosi di più i rischi aumentano.
Chiediamo molto?
Niente affatto, chiediamo il più basilare dei diritti: SALUTE DIRITTO ALLA CURA. DIGNITÀ.