Profondo azzurro. Gravina: “Il progetto continua con Spalletti ed è pluriennale”

Il presidente della Figc: “Spiace non essere riusciti a mostrare tutto quello che i ragazzi hanno preparato. Ma devo essere responsabile e col lavoro ricominceremo”

Gabriele Gravina parla lentamente. La delusione per l’uscita prematura dall’Europeo tedesco è palpabile. Poi si esprime lentamente: “Ci sono tante riflessioni che si accavallano. Un po’ tutti siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare a tutti i tifosi italiani quel risultato che volevamo. Siamo dispiaciuti per il risultato ma nello sport la sconfitta ci sta. Quello che purtroppo rimane è la delusione per non aver potuto dimostrare a chi ci ha seguito tutto ciò che è stato fatto. Resta la delusione per una incapacità nell’aver potuto dimostrare ciò che abbiamo fatto”.

Il ct in conferenza stampa dopo il ko con la Svizzera.

CONDIVISIONE —  

E ancora: “Non abbiamo dimostrato il carattere per sopperire alle lacune che purtroppo abbiamo – dice il presidente Figc Gravina -. Ieri sera abbiamo condiviso le responsabilità con tutti. Siamo tutti responsabili. Ma dobbiamo continuare a esserlo. Lo faremo senza abbandonare la strada di un progetto pluriennale in cui comunque crediamo e che abbiamo inaugurato otto nove mesi fa. Ci saranno riflessioni profonde e passeremo ancora del tempo a confrontarci con il c.t. Spalletti. E abbiamo solo un modo per ripartire. Ripartire con il lavoro. Con la forza del lavoro. Con la forza dei progetti. Io sono pragmatico e credo solo nel lavoro. Dobbiamo essere lucidi e logici”.

IL C.T. —  

Prende la parola anche il c.t. Spalletti: “La responsabilità è mia, ma penso già al futuro. Ho provato a ringiovanire la squadra già per quest’Europeo. Lo farò ancora di più nel futuro prossimo. So di non esser stato il miglior Spalletti possibile, ieri passi indietro importanti”. “Miglior Spalletti possibile? No, non lo avete visto in questi 10 mesi altrimenti farei discorsi diversi. Mi è stato detto di aver alzato troppo i toni, aver fatto uso di miti da seguire, ma così è la mia vita. Ci vogliono sempre esempi da seguire altrimenti cosa sarebbe il nostro percorso. Io sono entrato che c’era subito urgenza di risultati e per quello che necessitava il momento siamo stati bravi fino a un certo punto, non siamo riusciti a crescere in questo mini percorso fatto e ieri si è fatto un passo indietro importante che non si può accettare. Ma si riparte da lì, penso di sapere cosa fare e lo metterò in pratica”.

Gravina sul Mondiale e il futuro

“La consapevolezza di non poter mancare l’appuntamento con il prossimo Mondiale c’è. Poi dobbiamo sempre fare i conti con la realtà, nessuno di noi è in grado di garantire risultato se non attraverso l’impegno. Dal 2018 la scelta della Federazione sui vivavi è sempre stata di finanziare sempre tutta l’attività di base. Dobbiamo allargare la base dei selezionabili, tra 60 giorni approcciamo la Nations League che ha grande importanza a livello di ranking. Questi sono i calciatori che abbiamo, siamo un po’ più lontani rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti ma non ci si può arrendere. Dobbiamo sensibilizzare al meglio e tirare fuori il meglio da questi ragazzi. Sappiamo che sarebbe disastro inimmaginabile non centrare la qualificazione per la terza volta di fila”.

Gravina e la valorizzazione dei giovani

“Il meccanismo si inceppa nella mancanza di valorizzazione dei giovani, che hanno zero presenze con i club. Abbiamo valorizzato seconde squadre. Alcune squadre Primavera hanno 100% stranieri, in tutta Europa si cerca di ridurre l’età, la nostra Primavera ha aumentato di un anno il limite d’età. Purtroppo la ricerca continua del risultato sportivo a tutti i costi e in breve tempo non ti permette di avere pazienza sulla valorizzazione di questi ragazzi. Avete visto l’Under 17 come ha vinto l’Europeo contro il Portogallo: ti fa capire che hai ragazzi straordinari che a volte non giocano nemmeno in Primavera. Perché la federazione non può incidere su questo? Poi le responsabilità sono le nostre”

Spalletti: “Difficile trovare i Chiellini e i Bonucci”

“Difficile trovare calciatori come Chiellini e Bonucci ma si è visto che dando la possibilità a calciatori come Calafiori si può trovare qualità. Dobbiamo credere che ci siano potenzialità che passano attraverso il gioco senza dover essere quello votato a gestire altre cose”.

“.

.