Rende. Psc revocato, lavori fermi e palazzinari furiosi: Marcello Mazzetta sempre più nei guai

Marcello Mazzetta, al secolo Manna, ancora non riesce a darsi pace e non si rassegna allo scioglimento del Comune di Rende. Il motivo è semplicissimo: avendo varato in extremis il Psc ovvero una nuova variante al piano regolatore a tutti gli effetti e avendo i commissari prefettizi bloccato, sospeso e adesso addirittura revocato la pappatoia per tutti i soggetti massomafiosi che hanno costruito a Rende nei 10 anni in cui lui ha governato e vorrebbero anzi vogliono ancora a tutti i costi costruire ancora, la situazione è pesantissima. Perché? Ma perché i massomafiosi adesso se la stanno prendendo direttamente con lui e in pratica lo hanno pressato fino a ieri perché almeno facesse sbloccare i loro palazzi, altrimenti il salasso sarebbe un disastro di dimensioni epocali.

Tuttavia, poiché l’uomo che sussurra alle banconote dentro le mazzette, queste cose non le può dire, prima ha cercato disperatamente un nemico, anzi una “nemica” alla quale addossare le colpe dello scioglimento (sic!). Ovvero la Succurro (!) che notoriamente conta in politica come il due di coppe quando la briscola è a spade e quindi in seconda battuta qualche alleato nella persona del prefetto, che in realtà è una prefetta, alla quale chiedeva (doppio sic!) di sconfessare i commissari che gestiscono il Comune di Rende dando il via libera ai suoi parenti e amici palazzinari.

Per capire meglio le questioni, basta farsi un giro per Rende, dove le gru e i macchinari dei palazzinari sono malinconicamente messi in un angolo a marcire perché tutto è fermo. Del resto, Mazzetta sa benissimo che dentro la celeberrima relazione della Commissione d’accesso antimafia ci sono tutti – ma proprio tutti – i nomi dei palazzinari che devono costruire e che, tuttavia, non devono mai e poi mai uscire fuori altrimenti si scoprono troppe carte. I commissari prefettizi adesso hanno stabilito che la pappatoia è andata a… puttane… e questa circostanza rende Manna sempre e ancora più nervoso e irascibile. A quanto pare neanche gli interventi diretti sui commissari hanno avuto successo e i massomafiosi che fino a ieri lo celebravano come un dio, gli si stanno rivoltando contro. Questa è la realtà dei fatti e la vera motivazione dell’agitazione di Marcello Mazzetta. Chi può, insista e faccia qualcosa per aiutarlo, altro che… Fortebraccio! Qui mi sa che qualcuno lo mena…