Rossano, le grandi manovre del generale Graziano

Giuseppe Graziano
A Rossano la scena politica è sempre in costante movimento. Sullo Jonio si agitano transumanze a più non posso e si realizzano affari e colpi gobbi come se piovesse.
Il Comune ha bandito la nuova gara per le assistenti fisiche (39) e ha vinto una ditta riconducibile alla dottoressa Renzo, che oltre ad avere una marea di vertenze e cause con le stesse assistenti fisiche, ha anche contenziosi aperti con il Comune.
Il gioco è stato chiaro: hanno aperto una nuova ditta dove compare anche a lavorare Antonio Calabrettail nipote del famigerato generale Giuseppe Graziano, consigliere regionale, già ufficiale del Corpo Forestale, famoso per i tanti processi che ha in corso ma soprattutto per la sua trasversalità e per essere stato il regista dell’audace accordo tra Forza Italia e PD che ha portato all’elezione di Mascaro sindaco.
La circostanza dell’impiego di Calabretta è uscita fuori addirittura in consiglio comunale, denunciata da Rapani, il candidato sindaco (trombato) di don Pasquale “Mollettun” Lapietra.
All’ufficio gare, poi, la pratica delle assistenti fisiche è andata a finire nel “territorio” di un’ altra parente del generale Graziano, la dottoressa Pittore!
Hanno fatto bene i conti, invece di confermare 39 persone che hanno le loro idee politiche più variegate ne prendono di nuove iniziando un nuovo bacino di voti, una sorta di caporalato molto simile a quello che mette in moto il Cinghiale nella sanità cosentina.
Ma non è finita qui. Il generale si è già stancato di Mascaro sindaco e pare stia assoldando nuove truppe…nientemeno che l’ex sindaco Antoniotti, quello che ha portato Salvini a Rossano. 
L’accordo è quello di cercare di prendere voti in consiglio comunale per contrastare Mascaro.
Graziano in cambio ha detto di sì alla candidatura di Natalino Chiarello, ex assessore, uomo di fiducia di Antoniotti, a coordinatore cittadino di Forza Italia insieme a Silvio Licciardi (altro parente del generale).
In campagna elettorale si facevano la guerra (o facevano finta di farsela) e ora sono amici più di prima… pecunia non olet, si sa.