Sanità. Appalti e concorsi truccati a Catanzaro. Chi è Giuseppe Lucio Cascini, il docente universitario della “Dulbecco”

L’indagato “eccellente” dell’operazione “Sartoria” della procura di Catanzaro che ha scoperchiato un complesso sistema di appalti e concorsi truccati nella sanità catanzarese ma anche calabrese è un dirigente medico che nello stesso tempo è anche docente universitario all’Università Magna Graecia di Catanzaro. 

Il prof Giuseppe Lucio Cascini, arrestato stamattina, è professore ordinario di Diagnostica per immagini presso l’UMG dal 2019. Laureato in medicina e chirurgia presso la Seconda Università degli studi di Napoli nel 1996, ha conseguito la specializzazione in Medicina Nucleare nel 2000 ed il dottorato di ricerca in “Tecniche diagnostiche intraoperatorie” presso l’Università Federico II di Napoli, nel 2004. Dal 2002 al 2005 Dirigente medico presso IRCCS INT di Napoli. Dal 2005 al 2015 Ricercatore presso l’UMG in diagnostica per immagini. Dal 2015 al 2019, Professore Associato. Dal 2010 direttore dell’UOC di Medicina Nucleare. Direttore della Scuola di Specializzazione in Radioterapia dal 2015 al 2019. L’attività di ricerca è stata preminentemente incentrata sull’impiego delle metodiche di medicina nucleare in oncologia e nello studio della neuro-degenerazione, impiegando farmaci innovativi e macchine ibride come PET-TC e PET-RM. Attuali campi di interesse sono le applicazioni dell’Intelligenza Artificale nella diagnostica per immagini, con specifico riferimento ad approcci di Machine Learning applicati alla connettomica metabolica e funzionale.

Impegno Assistenziale

Dir. UOC Medicina Nucleare, 1 piano ed. B

Impegno didattico

Presidente del CDL in TRMIR.

Docente diagnostica per immagini nel CDLM in Medicina e Chirurgia (2 CFU), Odontoiatria (0.5CFU), Tronco Comune 3 (1 CFU) e Tronco Comune 4 (1 CFU), Radioprotezione (1 CFU), Tecniche di Medicina nucleare e radioterapia (1 CFU).

Il dirigente medico che lavorava nelle cliniche private

Nei suoi confronti, oltre ai reati di corruzione, concussione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e turbata libertà degli incanti, viene ipotizzato anche il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato in relazione alla percezione, da parte sua, nella qualità di dirigente medico dell’ex A.O.U. “Mater Domini” e all’Università “Magna Graecia”, legato da un contratto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo, delle relative indennità economiche di esclusività, sebbene lavorasse, occultamente, presso due cliniche private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale (aventi sede nelle province di Crotone e Napoli), e ciò mediante l’utilizzo di 2 società prive di reale consistenza giuridico-economica, che avrebbero emesso sistematicamente fatture per operazioni inesistenti, con successiva corresponsione di somme in contanti al pubblico ufficiale. Contestualmente è stato eseguito il sequestro disposto d’urgenza dal P.M. nei confronti di 2 soggetti e di una società per un valore complessivo di circa 530.000 euro.

Non solo appalti truccati, dunque, ma anche attività extra illegittime. Giuseppe Lucio Cascini, prof dell’Università Magna Graecia e primario di Medicina Nucleare dell’ex Azienda Ospedaliera Mater Domini, finito ai domiciliari come figura centrale dell’operazione ‘Sartoria’ della Guardia di Finanza, pur avendo optato per il regime del tempo pieno avrebbe esercitato in almeno due strutture private: la ‘Marrelli Healt s.r.l.‘, con sede a Crotone, e il ‘Centro Flegreo Medicina Nucleare e Diagnostica s.r.l.’, con sede a Pozzuoli.

In sostanza, il prof percepiva indennità aggiuntive dagli enti pubblici (il tempo pieno con l’università e il regime di esclusività con l’azienda ospedaliero-universitaria), ciononostante, senza autorizzazione, esercitava al di fuori del Policlinico. Secondo i calcoli delle fiamme gialle il valore delle somme pubbliche indebitamente percepite ammonterebbe a 298.598,54 euro. 

Gli investigatori hanno configurato l’ipotesi di truffa perché Cascini non avrebbe direttamente percepito i compensi dalle strutture private ma si sarebbe avvalso di due società ‘Stratego s.r.l.’ e ‘Value’ s.r.l., entrambe riferibili al ‘commercialista complice’, Carmine Damiano.

Le società ‘cartiere’ registravano e fatturavano nei confronti delle strutture private e quindi formalmente si ‘occultavano’ i guadagni extra di Cascini. A riprova delle anomalie, nel corso di una perquisizione in casa del prof, oltre a denaro contante, sono state rinvenute le copie del bonifico di una delle due cartiere e gli estratti conti dei due centri privati.