Se non moriamo di coronavirus, moriamo di fame (di Francesco Iannucci)

Il sindaco di Carolei Francesco Iannucci ha commentato sulla sua pagina FB le misure del governo per il coronavirus. Eccone il testo. 

Non faccio parte del Comitato tecnico scientifico COVID e non faccio parte de Governo e mi guardo bene dal giudicare il loro operato….non ne sarei degno e non ne ho le competenze… ma oggi ho ricevuto tantissime telefonate di molti piccoli artigiani e commercianti che mi chiedevano se io potessi emettere un’ordinanza per riaprire le loro attività ancora chiuse. Le richieste mi sono state fatte nella consapevolezza di essere richieste impossibili e pericolose ma la giustificazione è sempre stata, una e comune per tutti:
SE NON MORIAMO DI CORONAVIRUS, MORIAMO DI FAME

Io penso che nella vita bisogna fare delle scelte che a mio modesto parere erano due :
1) Chiudere tutto… costringendo tutti a stare a casa ma, nello stesso tempo, inviare ai piccoli commercianti, artigiani, professionisti e piccoli imprenditori ed a tutti i loro lavoratori, SOLDI SUBITO, per permettere il pagamento di fitti, bollette, leasing ecc.ecc. e soprattutto danaro per poter campare;
2) Aprire tutto ed investire in sicurezza e prevenzione (al fine di convivere con questa pandemia).

Tenere chiuse molte attività e non sostenere economicamente i loro titolari e rispettivi dipendenti, NON HA SENSO (si rischiano effetti collaterali)! Cosi come non ha senso posticipare di 20 giorni l’apertura dei bar e di un mese l’apertura dei barbieri… ma Voi pensate davvero che tra 20 giorni o un mese il virus sparisce? E allora perché aprire i bar tra 20 giorni e non adesso? Cosa dovrebbe cambiare?

Sono certo che alla base di queste scelte ci sono motivazioni tecnico-scientifiche delle varie task force che sfuggono alla comprensione di un semplice cittadino e di un, forse non lungimirante, sindaco e chiedo scusa se non riesco a dare le giuste spiegazioni e le giuste risposte ai cittadini, per giustificare scelte che non comprendo.