Turismo, anche i dati Istat bocciano la Calabria. Tutte le tappe del tragicomico fallimento

ISTAT. CALABRIA ANCORA BOCCIATA! ISTAT, FATTI I CAZZI TOI!!!

La Gazzetta del Sud ieri a nove colonne titolava: “TURISMO: LA CALABRIA  ANCORA BOCCIATA”. Il catenaccio: “Il sistema regge solo sui flussi domestici. La speranza sui nuovi voli”.

L’articolo  esordisce con una sentenza: “La Calabria  è ancora fuori dalle rotte turistiche”.  Quasi tutta la stampa domestica è stata costretta a dare risalto ai nuovi dati drammatici forniti dall’Istat  sulla stagione turistica 2023. Questi dati sono impietosi verso la nostra regione. Mentre si registra un record storico per il turismo italiano nel 2023 che recupera in quasi tutte le regioni italiane i flussi pre Covid, la Calabria è una delle poche regioni che non recupera quasi nulla e che registra rispetto ai flussi del 2019 un bel – 18,3%. Siamo i primi… se  leggiamo la classifica all’incontrario. Siamo ultimi, al penultimo posto abbiamo la Basilicata con – 15%,  terz’ultima la  Campania con un – 8%.

Non parliamo poi degli arrivi stranieri che rappresentano solo una minima parte dei flussi turistici verso la nostra regione. Diciamoci la verità: sono soddisfazioni. Peccato che ad oggi non abbiamo avuto nessun commento da parte di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, nonchè assessore al Turismo, nonchè Commissario alla sanità, nonchè vicepresidente di Forza Italia, nonchè… nonchè… nonchè. Niente da fare, un uomo sempre  parco nell’esprimere soddisfazione e orgoglio per i risultati del suo lavoro indefesso, in quasi tre anni di presidenza indefessa.

Non è da tutti essere i peggiori spendendo e spandendo ad minchiam i soldi della comunità europea in una campagna mediatica continua, giornaliera, tendente ad esaltare il nuovo volto della Calabria, la nuova narrazione che tanti consensi ha ricevuto in  Italia… ma che dico in Europa, anzi nel Mondo… meglio ancora nell’Universo. Vorremmo solo ricordare gli avvenimenti principali che hanno portato a questo successone. La base del successone  della nuova politica turistica calabrese è da identificarsi nell’intuizione geniale della carta dei 100 marcatori identitari. 

Il duo Occhiuto e Orsomarso quando presentò questa ideona dissero che eravamo davanti ad una vera e propria rivoluzione copernicana. Aggiunsero che sarebbe stato un progetto che ci avrebbe accompagnato negli anni futuri. A essere onesti non ci dissero verso dove ci avrebbe portato questa ideona studiata da chissà quale società di marketing a furia di consulenze ben retribuite. Noi nella nostra povera ignoranza scrivemmo che solo il sentire la parola marcatori la gente scappava davanti al dubbio se si trattava di un giocatore di calcio alla Rosato o del marchio a fuoco di una mandria di vitelli o pecore. E poi i nostri  Robertino e Fausto si son detti, meglio abbondare che deficere. 10 marcatori? Ma non scherziamo, 20… 30…  40, facciamo 100 marcatori che la gente arriverà da tutto il globo terracqueo.

Ma non finisce qui, la seconda grande ideona fu quella della Terra dei padri con un sito frequentato da pochi intimi e con degli ambassador, persone certamente squisite, ma che non conosce nessuno. Ed in più ci nasce il sospetto che nemmeno i testimonial di questa iniziativa hanno visto gli spot con le loro testimonianze, una cosa di una pallosità unica che fa fuggire o addormentare chiunque. Naturalmente a questo grande piano di rilancio, si sono detti i nostri due esperti, bastava dargli  un nome  entusiasmante  e i giochi sono fatti. Ecco a voi CALABRIA STRAORDINARIA e la gente accorrerà in Calabria a frotte.

E infatti a corroborare questo grande piano di rilancio abbiamo avuto il successone dei grandi eventi, potremmo dire i mitici eventi che la Regione ha finanziato a botta di 200 mila euro cadauno. Però vuoi mettere gli arrivi che ci sono stati per il Magna Graecia Festival  del mitico Casadonte, durante la settimana del festival tutti gli hotel e ii villaggi turistici di   Catanzaro e dintorni, pieni… anzi strapieni… fai vedere che abbondiamo. Tutte le star hollywoodiane in cerca di una vacanza sanno di potersi rivolgere al nostro Gianmelo. E quest’anno grandi arrivi, grandi nomi, tanto paga pantalone.

E non ci possiamo dimenticare gli altri grandi eventi dal festival d’autunno, ad armonie d’arte, passando per il premio letterario di Carcuri. Tutte iniziative strettamente regionali, ad eccezione della grandeur del Magna Magna Festival, che si è voluto far passare per attrattori turistici nazionali per giustificare fior fiori di contributi elargiti. Naturalmente non possiamo dimenticarci gli splendidi stand della Regione Calabria nelle fiere turistiche di  tutto il mondo, a partire dalla Bit di Milano, a quella di Rimini, a Berlino, Madrid,  Parigi. Tutti in viaggio per il mondo a far conoscere la Calabria.

La punta di diamante del  2022 rimane comunque il PALAGHIACCIO a Milano dove abbiamo speso un paio di milioni per far divertire i milanesi e far risparmiare un po’ i soldi alla Regione Lombardia che ci  ringrazia ancora per l’ottimo Natale 2022 e il felice Capodanno 2023 che abbiamo regalato ai loco concittadini. 

Ringraziamenti che ancora ci arrivano da Raul  Bova, dalla moglie e da  Gabrile Muccino per lo spot d’autore realizzato qualche annetto fa e che poi ha portato alla realizzazione di quell’altro grande spot “Verso sud” con la grande Elisabetta Gregoraci che nessuno ha mai visto. Naturalmente i media a suo tempo hanno glorificato questi falsi trionfi e straordinari successi, per ognuno di essi  giù commenti entusiastici, ecco a voi la nuova Calabria, tutti parlano di noi, la  Calabria protagonista, la Calabria fa il  boom. Noi più modestamente abbiamo sempre parlato di fumo, di mancanza di progettazione, di bla bla bla e schiumazza e bava alla bocca di Robertino da Cusenza. Ecco uno dei nostri tanti interventi: https://www.iacchite.blog/capodanno-in-calabria-come-da-natale-a-santo-stefano-ciao-turismo-ciao/

Ma siamo certi  che tra qualche giorno, dimenticati i dati Istat, il nostro presidente Rubertino da Cusenza, cazzaro di Calabria, riprenderà fiato e annuncerà nuovi e straordinari piani. Adesso la nostra grande speranza si chiama Ryanair con i suoi 4 voli da Reggio  Calabria. Già immaginiamo l’arrivo di spagnoli e albanesi in quel di Reggio Calabria. E poi abbiamo  grandi attese per il Sandokan che si sta girando negli studios di Lamezia terme. La Calabria Film Commission, altro  baraccone succhiasoldi. vedrete tra qualche anno che botto farà con la sua cittadella cinematografica. Un ‘idea simile l’ebbe qualche  anno fa Roberto Benigni con Umbria studios che fu salvato dall’acquisizione degli studios da parte di Cinecittà.

Fino ad arrivare al nuovo Capodanno 2025 con l’annuncio della nuova sede di svolgimento e dopo con i bollettini quotidiani di tutto esaurito, grande entusiasmo, la Calabria al centro dell’attenzione mondiale. Poi spente le luci della ribalta nessuno si ricorderà del Capodanno in Calabria, così come è successo per Crotone, e poi arriveranno i nuovi dati dell’Istat 2024  che saranno peggiori di quest’anno. Eh sì, perché del Capodanno di Crotone nessun benificio ne ha tratto il turismo in Calabria per la stagione 2024. Piatta era e piatta è rimasta. in più si addensano all’orizzonte le nubi fosche del fallimento della FTI in Germania. Speriamo che non si scateni uno tsunami che travolga anche la nostra regione e non porti ad  un ulteriore calo degli arrivi stranieri in Calabria.